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Cronaca Mattinata

Tre anni senza il figlio, mamma Luisa agli assassini: "Pentitevi per quello che avete fatto, io non mi fermo"

In questi anni, Luisa Lapomarda non si è mai arresa. E numerose sono state le lettere inviate ai presunti mandanti ed esecutori materiali della scomparsa del figlio, il 29enne di Mattinata, Francesco Armiento, vittima di lupara bianca

Con la scomparsa del figlio Francesco Armiento, 29enne di Mattinata, vittima di lupara bianca, mamma Luisa non ha più nulla da perdere. E alla vigilia del terzo anniversario dalla scomparsa del giovane, torna a rivolgersi agli assassini del figlio.

"Pentitevi di quello che avete fatto. Se avete intenzione di farmi tacere, o di farmi quello che avete fatto a mio figlio, sappiate che dopo di me c’è solo la giustizia", scrive la donna. In questi anni, infatti, Luisa Lapomarda non si è mai arresa. E numerose sono state le lettere inviate ai presunti mandanti ed esecutori materiali della scomparsa del figlio, avvenuta il 27 giugno del 2016.

Ad oggi, però, le indagini sulla scomparsa del 29enne sembrano essere ad un punto morto, e la donna rivendica, con tutte le forze, la verità. “Sono tre anni che la nostra esistenza è finita, tutti siamo morti insieme a te”, scrive pensando al figlio. “Eravamo una famiglia felice, con tanto amore nonostante le nostre difficoltà. Ora non abbiamo più niente, i tuoi assassini hanno spento tutto in noi”.

Sulla vicenda è intervenuto anche il legale della famiglia, l’avvocato Pierpaolo Fischetti, che al fianco della donna assicura: "Non ci stancheremo mai di cercare la verità”. “Chi ti ha ucciso - si legge nell’ultima lettera scritta dalla donna - ha commesso ciò che di più atroce un uomo possa fare. Avete distrutto il corpo di Francesco. Le vostre mani hanno il suo sangue e non riuscirete mai a lavarvele".

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