Esami sospetti alla D’Annunzio, Riccardi: “Sereno ed estraneo alla vicenda”
Il sindaco di Manfredonia è indagato per corruzione, falso e peculato. "Non ho mai sostenuto un esame con il prof. Panzone e non l'ho mai favorito". Angelo Riccardi si è detto fiducioso nell'operato della Magistratura
Il sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, coinvolto nell’inchiesta aperta dalla Procura di Pescara sui cosiddetti “esami sospetti del corso di Scienze Manageriali” presso l’Università Gabriele D’Annunzio, si dice "sereno ed estraneo alla vicenda".
Turbato e amareggiato dall’esagerazione delle notizie comparse su alcuni organi di stampa abruzzesi, Riccardi si è detto stupito dalla velocità con la quale la notizia è emersa e soprattutto di come la vicenda, che riguarderebbe parecchie persone, si sia concentrata esclusivamente sulla sua persona.
Raggiunto al telefono, il primo cittadino della città sipontina, ha affermato di conoscere il prof. Luigi Panzone, ma nello stesso tempo ha dichiarato di non aver mai sostenuto un esame con lui e di non averlo assolutamente favorito in nulla.
Riccardi, accusato di falso, peculato e corruzione, conferma di aver ricevuto l’informazione di garanzia, ma allontana le voci e i sospetti circa le ipotesi accusatorie.
“Ho fiducia nella Magistratura” ha concluso il sindaco sipontino. Certo della sua estraneità ai fatti che gli sono stati contestati, Angelo Riccardi si è detto anche sereno sotto il profilo politico
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