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Cronaca Mattinata

Diciannove anni fa, Angelo Iaconeta spariva nel nulla: "I pentiti facciano luce su questa scomparsa"

Le speranze sono tutte riversate nelle 'verità' dei nuovi collaboratori di giustizia del Gargano

Diciannove anni fa, Angelo Iaconeta spariva nel nulla. Inghiottito nei silenzi della sua città - Mattinata - condividendo il triste destino di altre vittime di 'lupara bianca'. A 19 anni dalla sua scomparsa, i familiari - gli anziani genitori e la sorella - continuano a chiedere verità sull'accaduto, e fanno appello alle istituzioni e alle forze di polizia affinché si prodighino per la ricerca di elementi utili di questa scomparsa.

Le speranze sono tutte riversate nelle 'verità' dei nuovi pentiti e collaboratori di giustizia del Gargano, che potrebbero fare luce su questa scomparsa, ma anche su altri casi di lupara bianca registrati a Mattinata. Iaconeta, lo ricordiamo, svanì nel nulla nel luglio del 2003. All’epoca aveva 37 anni e lavorava come guardiano in un lido balneare. La sua autovettura - una Fiat Uno bianca, a bordo della quale l’uomo si allontanò l’ultima volta - fu ritrovata un mese dopo in Foresta Umbra, aperta ma regolarmente parcheggiata, con all’interno le chiavi e i documenti del 37enne. Si tratta di uno dei quattro casi di lupara bianca che si contano nella cittadina garganica, 6mila anime o poco più: oltre a Iaconeta, sono svaniti nel nulla Francesco Simone, di 25 anni, scomparso il 27 luglio del 2009, Francesco Li Bergolis, di 41 anni, scomparso il 24 giugno del 2011 e Francesco Armiento, 29enne scomparso il 27 giugno del 2016.

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