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Cronaca

Graduatorie insegnanti, la 'carica' dei 12mila che puntano alla cattedra. Basta: "Scuola come ammortizzatore sociale"

Situazione ‘rovente’ in via della Repubblica: gli operatori Flc Cgil stanno gestendo migliaia di domande per l'inserimento o aggiornamento delle graduatorie provinciali e di istituto per insegnanti (e aspiranti tali). Il punto di Angelo Basta, tra criticità e necessità di distanziamento sociale

Situazione ‘rovente’ in via della Repubblica, dove la sede della Flc Cgil di Foggia sta gestendo - in presenza, ma soprattutto da remoto - un ingente flusso di domande (12mila quelle stimate nel Foggiano) per l'inserimento o aggiornamento delle graduatorie provinciali e di istituto - ex cosiddette seconda e terza fascia - per insegnanti (e aspiranti tali) di Capitanata.

In questi giorni, infatti, gli operatori della Flc sono chiamati ad un surplus di lavoro: si preparano all’ultimo grande ‘sforzo’ (le domande possono essere presentate fino alle 23.59 del 6 agosto 2020). Ma si tratta solo del ‘colpo di coda’ di una situazione iniziata in pieno lockdown. Durante la quarantena, infatti, è stata subito attivata una piattaforma on-line per non far mancare il supporto ai lavoratori della scuola. Per le domande relative a mobilità, iscrizione prova Tfa e concorso straordinario abilitante, la sede di via della Repubblica ha accolto una media di 30 consulenze al giorno in favore degli iscritti Cgil. “Ma dal 14 luglio ad oggi, con l’aggiornamento delle nuove graduatorie provinciali per le supplenze (GPS), le nostre sedi sono state letteralmente prese d’assalto dai lavoratori”, spiega a FoggiaToday il segretario generale di Flc Cgil, Angelo Basta. Il punto della situazione.

Segretario Basta, come siete riusciti a gestire il flusso di utenza?

Tra le esigenze di distanziamento sociale e i tempi ristretti dettati delle scadenze non è facile riuscire a soddisfare tutte le richieste: sono stati programmati appuntamenti ogni giorno, compreso il 6 agosto, e stiamo compilando domande fino a tarda sera. Facciamo il massimo, ma poi accade che il sistema ‘Istanze on line’ si blocca o funziona male e tutto diventa davvero difficile. Tuttavia, per non far mancare il nostro supporto agli iscritti, abbiamo attivato una modalità di compilazione collettiva e guidata a giorni alterni e consulenze individuali sempre in piattaforma. Durante i primi incontri di compilazione online siamo arrivati a punte massime di 123 partecipanti.

Oltre alla gestone di grandi numeri, quali sono stati i problemi riscontrati?

Aver informatizzato la procedura (precedentemente vi era una compilazione cartacea) ha chiaramente i suoi vantaggi. Tuttavia le cose vanno fatte per tempo e nei tempi giusti. Il sistema, essendo nuovo, chiede di inserire ex-novo tutti i dati (anche quelli pregressi per chi già era inserito nelle liste). Abbiamo riscontrato numerose difficoltà nell’inserimento dei servizi, problemi sui titoli artistici, difficoltà per chi accede alle ‘Gps’ col servizio su sostegno, certificazioni linguistiche conseguite all’estero, personale educativo, e per ben tre giorni consecutivi la ricevuta dell’istanza era parziale e abbiamo dovuto re inoltrare migliaia di domande. I problemi quindi sono tanti ed anche se li stiamo segnalando con tempestività, correggere il sistema in corso genera ulteriori difficoltà. Per questo abbiamo chiesto una proroga della scadenza del 6 agosto, ma che comunque non risolve il problema reale: aver aspettato fino ad agosto per fare l’aggiornamento…

Dodicimila le domande (stimate) dalla Capitanata. Chi sono gli aspiranti insegnanti?

Un numero importante, in merito al quale rimando una valutazione politica: tra loro, ci sono tanti liberi professionisti - avvocati, psicologi, architetti e via discorrendo - che in mancanza di un lavoro più o meno stabile sperano nelle supplenze. Non voglio dire che la scuola venga intesa come una sorta di ammortizzatore sociale, ma questa circostanza rende l’idea di quanto sia grave e diffusa la mancanza di lavoro, anche tra personale qualificato per professioni e settori specifici.

L’insegnamento come ‘piano b’ di molti, quindi. Con quale destinazione finale?

Assolutamente sì. Molte domande continuano ad esser fatte per le città del nord Italia. Proprio come 40 anni fa. E’ naturale chiedersi come possa fare l’Ufficio scolastico di Foggia ad elaborare tutte le domande in pochi giorni, per poter pubblicare le graduatorie entro settembre. Questo aspetto non va sottovalutato.

Ovvero?

Anche se rappresento il personale della scuola, va detto che l’ufficio scolastico della nostra provincia (che dipende direttamente dall’amministrazione centrale Miur Pubblico Impiego) ha personale ridotto all’osso che si può contare su una mano e mezzo. Nonostante siano molto competenti (e anche ‘allenati’ al sovraccarico lavorativo che puntualmente arriva durante il periodo estivo) gestire questo flusso di domande è umanamente impossibile. Ai lavoratori dell’ufficio scolastico va tutta la nostra solidarietà, supporto e comprensione. Siamo tutti sulla stessa barca, che purtroppo pare essere senza capitano. O meglio, al timone vi è un ministro che naviga a vista e senza alcuna rotta.

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