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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Altra battuta d’arresto tra l’Amica e l’Amiu, Mongelli: “Sono preoccupato”

Dopo l'ok del consiglio comunale, al tavolo convocato a Bari i sindaci si presentano ma non partecipano all'incontro

La corsa contro il tempo ingaggiata dall’amministrazione comunale per chiudere l’intesa Amica-Amiu subisce un’ulteriore battuta d’arresto. Evidentemente non è bastato il via libera, unanime, ieri del consiglio comunale che, con l’apertura ad una nuova società pubblica futura, è andato proprio nella direzione indicata dai lavoratori.

I sindacati generali non si presentano al tavolo della task force regionale, convocato in tutta fretta nel pomeriggio di oggi a Bari. “Troppo stretti i tempi della convocazione” fanno sapere Cgil Cisl Uil Fiadel ed Ugl tramite i loro portavoce aziendali che raggiungono il capoluogo levantino “solo per informare” i presenti della concomitanza di altri impegni istituzionali. Della serie, al tempo, come se poi ce ne fosse ancora tanto.

Ma tant’è. Dunque, salta tutto, almeno al momento, tra l’enorme contrarietà, raccontano i presenti, dell’assessore regionale Elena Gentile che ha aggiornato i lavori. Se ne parlerà lunedì prossimo, 3 dicembre, quando mancheranno pochi giorni al termine dell’esercizio provvisorio di Amica e Dauniambiente, fissato dal tribunale fallimentare per il 15. Dal 16 dicembre, in assenza di un nuovo “gestore” che prenda in carico il servizio rifiuti a Foggia e i 355 lavoratori che hanno già in mano le lettere di licenziamento, sarà emergenza ambientale ed occupazionale.

Questo lo stato dell’arte. Adesso bisognerà vedere come andrà a finire questa storia. Perché i sindacati hanno già fatto sapere che la scelta di optare in futuro per una nuova società pubblica, condizione posta a base della ripresa del dialogo con il sindaco, non comporterebbe l’automatica accettazione dei demansionamenti e dei costi di gestione alla voce “lavoratori”.

Intanto la città attende risposte, mentre l’amarezza del sindaco, al ritorno da Bari, lascia labili speranze su una risoluzione del conflitto, ormai elevatissimo. “Ci siamo recati a Bari animati dalla voglia di fare un passo avanti in questa vertenza, accompagnati anche da un mandato del consiglio comunale che è andato nella direzione richiesta dai lavoratori” dichiara a Foggiatoday Mongelli.

“Sono preoccupato che un’ulteriore dilazione dei tempi possa provocare l’acuirsi delle tensioni. Abbiamo accettato il tavolo regionale nell’auspicio che servisse a sbloccare le posizioni. Evidentemente non si vuole affrontare un percorso che è ormai inevitabile, e che ieri è stato sancito anche dal consiglio comunale”.

Ancora speranzosa l’assessore  Gentile: “Sto facendo l’impossibile per trovare i profili normativi per mettere in sicurezza i lavoratori ma è chiaro che per sposarsi bisogna essere in due.  Spero che il 3 dicembre sia la giornata utile e decisiva, atteso lo scenario del 15 dicembre che non può sfuggire a nessuno”.

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