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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Amica | Il Giudice ci ripensa ma bacchetta Mongelli: “Eccesso di potere”

L'esercizio provvisorio terminerà il 15 dicembre di quest'anno e non fra 15 mesi. Il presidente dell'Amiu sarà di nuovo a Foggia il 25 ottobre: "Si riparte dal referendum". Il sindaco preferisce non commentare

Amica punto e accapo. L’ennesimo capitolo della travagliata vicenda di Amica, l’azienda di nettezza urbana, potrebbe titolare così. Il presidente dell’Amiu di Bari, Gianfranco Grandaliano, tornerà a Foggia giovedì 25 ottobre, ad un mese circa dalla sua uscita di scena nella trattativa con Amica e Dauniambiente, quando il tribunale fallimentare prorogava inaspettatamente l’esercizio provvisorio delle due società di ulteriori 15 mesi. Questo accadeva il 28 settembre scorso.

IL NUOVO PROVVEDIMENTO | Ma è di poche ore fa la notizia di un ulteriore provvedimento del giudice delegato al fallimento, Roberto Gentile, che annulla e si sostituisce a quello precedente.  La conclusione dell’esercizio provvisorio è ora fissata al 15 dicembre di quest’anno. Così è deciso per volere del comitato dei creditori di Amica e Dauniambiente (circa 200 ditte) che hanno revocato il parere positivo alla proroga di 15 mesi per scongiurare  che il trascorrere di troppo tempo eroda di fatto quel che resta del patrimonio dell’azienda di Corso del Mezzogiorno gestito dalla curatela fallimentare, lasciandoli a secco.

“ECCESSO DI POTERE” | Non solo. Il giudice si spinge oltre ed interviene, bloccandoli,  numerosi contenuti della ordinanza sindacale n. 95 (l’ultima firmata dal sindaco Mongelli) per “palese illegittimità” ed “eccesso di potere” che il primo cittadino si sarebbe arrogato in riferimento ad una serie di obblighi imposti all’azienda di nettezza urbana.

Nell’ordine: obbligo di presentare un piano di ristrutturazione dei costi del personale entro il 30 ottobre; obbligo, sempre entro la stessa data, di presentare uno specifico piano per la raccolta differenziata; obbligo di mantenere uno stato ottimale degli impianti destinati al servizio rifiuti.

Secondo il giudice il sindaco “non può interferire con l’organizzazione interna delle imprese fallite, che è rimessa esclusivamente agli organi fallimentare, né può imporre termini e modalità di manutenzione degli impianti che sono stati acquisiti alla massa attiva dei fallimenti”.

CARTE IN PROCURA | Gentile dispone che la relazione della curatrice fallimentare Mirna Rabasco sia trasmessa alla Procura della Repubblica  “al fine della valutazione di eventuali ipotesi di rilevanza penale riscontrabili nel comportamento dei rappresentanti del Comune dei quali riferisce il curatore”.

MONGELLI | Non parla il sindaco. Anche se è facilmente immaginabile lo stato d’animo con cui deve aver accolto l’ennesimo provvedimento del Tribunale fallimentare che sconfessa, uno per uno, i punti salienti della sua ordinanza. Se non altro, però, lo stesso dispositivo riapre ed accelera l’intesa con  Amiu, idea che Mongelli non ha mai abbandonato.

GRANDALIANO AMIU | “La nostra disponibilità c’è tutta” dichiara Grandaliano, “ma sia chiaro: si riparte dall’intesa in Prefettura del 27 settembre scorso, ovvero dal referendum dei lavoratori. Le nostre condizioni sono note. Una su tutte: il costo del lavoro, che deve calare al 65%”. Ma non si trattava di condizioni che il Tribunale aveva giudicato “onerose”? “Io non credo che il giudice poteva fare una valutazione di quel tipo” continua Grandaliano. “Per noi si riprende da dove eravamo rimasti. Dal 16 dicembre dobbiamo essere pronti a dare un servizio efficiente alla città”.

 

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