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Danni per migliaia di euro ma l'alluvione non piega San Marco in Lamis: "Siamo in ginocchio ma ci rialzeremo"

Le dichiarazioni del sindaco di San Marco in Lamis, Michele Merla. Le sue precisazioni in materia di dissesto idrogeologico. Danni stimati per circa 350mila euro. Attesi Lerario e Piemontese tra domani e dopodomani. Borgo Celano isolata. Criticità in via San Nicandro

350mila euro di danni provocati dalla violenta bomba d’acqua che si è abbattuta la scorsa notte su San Marco in Lamis.

Questa una prima stima fatta dai tecnici del Comune garganico dove nel giro di qualche ora sono caduti 240 mm di pioggia. 

Una notte insonne, un risveglio difficile.

Memore di quanto accaduto nel 2014, quando alcune famiglie in piena notte furone costrette a lasciare le proprie abitazioni, tra i sammarchesi c'è chi non ha dormito e si stava preparando al peggio, a rivivere nuovamente quei drammatici momenti vissuti sette anni fa.

Tanta spavento ma per fortuna nessun ferito e nessun danno irreparabile alle abitazioni private o danni strutturali.

Decine gli interventi dei vigili del fuoco e dei volontari della protezione civile impegnati perlopiù a liberare appartamenti, box e scantinati completamente allagati. O le sedi stradali da massi e detriti trascinati dalla furia dell'acqua sull'asfalto.

La situazione più critica al momento riguarda Borgo Celano, dove da questa mattina mancano energia elettrica e connessione ad internet. I tecnici Enel sono costantemente al lavoro. 

La furia dell'acqua travolge tutto a San Marco

Le dichiarazioni di Michele Merla

“Siamo in ginocchio, la situazione è critica ma ci rialzeremo, come sempre. È ora di stringerci come comunità, unire le forze e tirare fuori l'orgoglio sammarchese e lo spirito di solidarietà per superare questa dura prova a cui ci ha sottoposto Madre natura nelle ultime ore. Come Amministrazione siamo in campo sin da stanotte, minuto per minuto stiamo seguendo l'evolversi della situazione ed attivato tutte le procedure e le relazioni a nostra disposizione ad ogni livello. Siamo vicini ai concittadini che hanno subito gravi danni ad abitazioni, imprese, campi agricoli ed attività commerciali”

La priorità resta la messa in sicurezza e la tutela dell'incolumità delle persone, a cui far seguire con urgenza il ripristino dei luoghi e la conta dei danni, che, temo fortemente, siano ingenti. Ho terminato poco fa una videoconferenza con il presidente Michele Emiliano per fare il punto sull'emergenza ed abbiamo anche concordato che domani, o al massimo mercoledì i referenti istituzionali e tecnici della Regione Puglia saranno qui in loco per fare la conta dei danni e supportarci nella ripartenza.

Questa situazione che ci vede inermi nei confronti di imprevedibili cataclismi naturali, fa emergere la necessità di continuare a lavorare strategicamente sulla messa in sicurezza del territorio, come fatto in questi anni, in particolar modo sul fronte del dissesto idrogeologico ed il recupero urbanistico di determinante zone. Metterò tutto me stesso affinché la situazione torni celermente alla normalità e che chi ha subito danni abbia immediato sostegno e risarcimento. Grazie a coloro i quali, in tanti (anche colleghi sindaci ed Istituzioni), stanno dimostrando solidarietà ed aiuto alla nostra città, in particolar modo i Vigili del Fuoco, la Protezioni Civile ed i Carabinieri. Forza San Marco, forza sammarchesi"

I chiarimenti sul dissesto idrogeologico

Rispetto alla nota dei geologi pugliesi il sindaco chiarisce che la città negli anni si è dotata di opere importanti che hanno attenuato il problema, ma non l'hanno definitivamente risolto. “Su via San Nicandro, in seguito all’alluvione del 2014, erano stati fatti dei terrazzamenti in somma urgenza, opere preparatorie per un progetto definitivo che non è ancora pronto, da 2,2 milioni di euro. Stiamo aspettando dal commissario la gara per la realizzazione dell’opera, l’unica che manca in questa città” precisa il primo cittadino.

Nei prossimi giorni a San Marco in Lamis arriveranno il capo della protezione civile regionale Mario Lerario e l’assessore Piemontese per la quantificazione dei danni: “Oggi paghiamo l’abbondanza di acqua caduta nel breve periodo. Danni strutturali non ne abbiamo. Molte strade sono distrutte, gli scantinati allagati” chiosa il sindaco.

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