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Cronaca

Da Foggia nelle Marche, il racconto di un volontario nei luoghi dell'alluvione: "C'è voglia di ripartire, nonostante il dolore"

La testimonianza di Francesco, volontario della Misericordia di Borgo Mezzanone. Da ieri mattina, insieme ai soccorritori delle confraternite di Andria, Canosa, Molfetta sono in azione a Cantiano, uno dei comuni più colpiti

Sono in azione dalle prime ore del mattino di ieri, per offrire il proprio contributo alla causa del popolo marchigiano, pesantemente colpito dall’alluvione delle scorse ore. Il bilancio del violento nubifragio è pesantissimo: 11 le vittime fin qui accertate, mentre sono ancora in corso le ricerche di due dispersi (un bambino e una mamma). Oltre 150 gli sfollati.

La valanga di acqua e fango ha travolto diversi comuni. Come Cantiano (PU), dove dalle prime ore del mattino di ieri sono giunti alcuni volontari pugliesi della Federazione delle Misericordie, in ausilio alle attività di Protezione Civile. I soccorritori sono arrivati con due pickup attrezzati con torri faro e idrovore, dislocati nelle zone dove il fiume Misa ha seminato morte, distruzione e dolore: “Siamo al lavoro in stretto contatto con area emergenze nazionale e con le autorità di coordinamento del posto – spiega Domenico Lamanna, coordinatore area emergenze delle Misericordie di Puglia – le idrovore sono molto utili in questo momento per liberare abitazioni e non solo mentre le torri faro in particolare di sera saranno fondamentali per le attività di soccorso”.

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“Il paese è pieno di fango. In questo momento si sta provvedendo alla pulizia della piazza principale. Ci sono i mezzi della Protezione Civile e quelli privati dello spazzamento. Il livello del fango è altissimo, ieri sera era di poco inferiore al mezzo metro. Ora, fortunatamente, non piove, dopo la ‘scarica’ di ieri sera, che ha rallentato le operazioni. Ci sono ancora strade bloccate, vie completamente inaccessibili. Si cerca di fare il possibile, anche spalando a mano”, racconta Francesco, un volontario della Misericordia di Borgo Mezzanone, giunto ieri mattina insieme ad altri volontari provenienti da Molfetta, Andria e Canosa.

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Nei prossimi giorni arriveranno nuove squadre, in sostituzione dei volontari ora presenti: “Purtroppo, non ci fanno stare per più di due giorni. Ma ci seguiranno altri volontari. Ieri sera abbiamo dormito nella palestra. Nonostante il dolore, la gente del posto sta già reagendo, ha voglia di rialzarsi e non perde la sua grande umanità. C’è gente che viene a sostenerci moralmente, chi ci offre da mangiare. Come il signor Gianfrancesco, originario di Fano, che poco tempo fa ha perso la giovane figlia, stroncata dal Covid”, conclude il volontario foggiano.  

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