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Cronaca

Alluvione, vertice in Prefettura. Gabrielli e Vendola: “Il Gargano non sarà abbandonato”

Per il capo del dipartimento di Protezione Civile nazionale ci sono le condizioni per la dichiarazione dello stato d'emergenza. Vendola: "Porremo rimedio al cuore infartuato del Gargano"

Il Gargano che si piega ma non si spezza, non sarà abbandonato. Parola delle istituzioni, di Nichi Vendola e Franco Gabrielli, quest’oggi impegnati in un sopralluogo compiuto per valutare le condizioni del territorio flagellato dall’alluvione.  Quasi sicuramente verrà dichiarato lo stato d’emergenza, così come  ha affermato il capo del dipartimento di Protezione Civile, che sbarcato ad Amendola - e prima del vertice in Prefettura -  a bordo di un elicottero ha sorvolato i comuni del Promontorio colpiti dalla ferocia dell’acqua.

Oltre a Gabrielli e al governatore della Regione Puglia, in Corso Garibaldi questo pomeriggio c’erano il prefetto Latella e i sindaci di San Marco in Lamis, Peschici, Vico del Gargano, Rodi Garganico, Vieste, Carpino, Ischitella, Rignano Garganico, San Giovanni Rotondo, Cagnano Varano, San Nicandro Garganico, Lesina, Apricena e San Severo.

Gabrielli, dopo aver elogiato il lavoro della Protezione Civile pugliese e dei volontari garganici, ha affidato alla Regione e alle strutture comunali e provinciali, il compito di fare un’analisi della situazione. Dopodichè sarà compito suo e della struttura di missione della presidenza del Consiglio dei ministri che si occupa di dissesto idrogeologico, quantificare in termini economici l’ammontare dei danni

Nichi Vendola, che ha fatto tappa a Peschici e a Carpino insieme all’assessore Guglielmo Minervini, parla di decine e decine di milioni di danni e assicura che il Governo di via Capruzzi – che coprirà gli interventi di somma urgenza - porrà rimedio “al cuore della Puglia e infartuato del Gargano”. Così Vendola: “Nel Gargano, dopo l'alluvione, ci sono diverse decine di milioni di euro di danni. Noi raschieremo il fondo del barile, chiederemo a tutte le politiche regionali di dare priorità per salvare il Gargano, che è il cuore della Puglia e che oggi è un cuore infartuato. Abbiamo già dato ai sindaci l’autorizzazione a procedere con delibere di somma urgenza per gli interventi immediati con la garanzia politica che la Regione si farà carico delle risorse necessarie. Domani avremo la prima relazione dell’Autorità di bacino.

Continua e conclude: “Ci predisponiamo a consegnare il dossier a Palazzo Chigi e a fare il nostro dovere, chiedere cioè lo stato di emergenza per la zona del Gargano e chiedere lo stato di calamità naturale per i danni inferti all’agricoltura. La Regione Puglia è la Regione d'Italia che ha speso tutti i fondi nella lotta al dissesto idrogeologico. Io credo che oggi dobbiamo avere il coraggio di dire al Gargano, alla Puglia, e speriamo di poterlo dire all’Italia, che si volta pagina, che la natura non è una preda per le stagioni di caccia. La natura va rispettata, a cominciare da strumenti di regolazione del territorio, dell’urbanizzazione del territorio che non facciano precipitare sulle spalle di comunità molto fragili, un peso insopportabile”.

Intanto lunedì alle 12. il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, incontrerà la stampa presso la sede del Comune di San Marco in Lamis, al termine del sopralluogo delle aree colpite dall'ondata di maltempo

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