Alluvione Gargano | A San Marco in Lamis danni per 4,5 milioni di euro
Ieri c'è stato il sopralluogo di Guglielmo Minervini, oggi degli assessori regionali Giovanni Giannini e Fabrizio Nardoni. Domani è attesa la visita di Nichi Vendola
Quattrocento sfollati, ottanta uomini della Protezione Civile impiegati, dieci strade dei quartieri alti sottoposte a ordinanza di evacuazione, somme urgenze pari a 100mila euro per i primi interventi, 4,5 milioni di euro di danni calcolati e inseriti nella prima relazione dei tecnici del Comune che si sono avvalsi della consultazione di un team di geologi del settore studi e prevenzione del Gruppo Volontari Comunale.
Sono questi i numeri dell’alluvione che ha colpito San Marco in Lamis – secondo quanto riferito dal presidente del C.O.C. Michele Augello . dove questa mattina il servizio regionale di Protezione Civile ha attivato una struttura del centro soccorsi. “Ribadisco l'impegno della struttura della Protezione Civile, del Corpo Forestale, dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Polizia Municipale, della struttura tecnica del Comune, delle Associazioni e dei Cittadini. Non abbiamo avuto vittime solo perché tutta la struttura si è mossa in tempo. Un ringraziamento particolare a tutti gli organi di stampa che non ci hanno lasciati soli, aggiornando costantemente i cittadini sull'evolversi della situazione” ha aggiunto il sindaco Angelo Cera.
Dopo il sopralluogo di ieri dell’assessore alla Protezione Civile, Guglielmo Minervini - che ha riconosciuto l’emergenza – questa mattina c’è stato un vertice con gli assessori regionali alle Infrastrutture e ai Lavori Pubblici, Giovanni Giannini e all'Agricoltura, Fabrizio Nardoni. Domani è attesa la visita del governatore Nichi Vendola.
Intanto dalle prime ore di questa mattina in prefettura è operativa l’unità di crisi coordinata dal prefetto Maria Luisa Latella, che ha consigliato i cittadini di Vieste, Peschici, Rodi Garganico, San Marco in Lamis e San Giovanni Rotondo, di non uscire di casa per evitare di essere travolti dalle piene dell’acqua.
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