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Poco o niente per le famiglie foggiane, 18 appartamenti oggi e 150 fra due anni: "Stanche di vivere nelle lamiere"

18 alloggi in via Lucera e il tempo utile ad individuare gli aventi diritto e le famiglie alle quali assegnarli. Il compito è del Comune di Foggia.

Vertice questa mattina in Prefettura. Alla presenza del prefetto Massimo Mariani e del sindaco Franco Landella e dei rappresentanti di Arca Capitanata e degli uffici regionali e comunali, sono state stabilite tre azioni per dare una risposta alla richiesta di alloggi popolari.

Salgono infatti a 18 i 10 alloggi dedicati ai casi di emergenza abitativa all’interno del comparto dei 112 alloggi di via Lucera. E sarà il Comune a dover individuare gli assegnatari.

Questa la misura a stretto giro per tamponare l'emergenza abitativa in città, che morde e che anche questa mattina ha visto le famiglie dei container o assegnatare, scendere in Corso Garibaldi in segno di protesta: "14 anni nelle lamiere, siamo stanche. Avere un tetto è un nostro diritto, dignità per i nostri sacrifici". “Grazie a un puntuale lavoro di verifica degli uffici Arca Capitanata sulla graduatoria di assegnazione dei primi 62 alloggi di via Lucera – spiega l’assessore Pisicchio – sono state riscontrate le posizioni di otto nuclei non aventi i requisiti richiesti dalla legge. In tal modo le otto unità immobiliari vanno ad aggiungersi alle dieci già precedentemente segnalate e comunicate”.
Per il futuro c'è un progetto di 150 appartamenti che verranno costruiti con i fondi Arca su un terreno di proprietà regionale in zona Fiera. Ci vorranno almeno due anni e mezzo, ha spiegato l'assessore Pisicchio, oltre quel periodo nessuna famiglia di Foggia vivrà nell'emergenza e nei container, ha poi sottolineato. Un investimento dai 15 ai 18 milioni di euro. Un fatto straordinario e del tutto eccezionale – sottolinea l’assessore Pisicchio – ma che dimostra i reali sforzi e impegni della Regione Puglia”.

Sullo sblocco dell’housing sociale, più volte sollecitato dall’amministrazione comunale di Foggia, l’assessore Pisicchio ha annunciato che l’iter sarà nuovamente, e in tempi brevi, al vaglio degli uffici e della giunta regionale. Intanto, per venerdì prossimo alle ore 10 a Bari l’assessore Pisicchio ha già convocato il sindaco Landella sul piano di recupero Zona Salice.

“Atti concreti – spiega l’assessore – che dimostrano la nostra vicinanza all’intera comunità foggiana. E per la quale attiveremo anche un dialogo con gli uffici regionale del Welfare per permettere l’inserimento delle famiglie a maggiore disagio nei percorsi e nelle misure di accompagnamento sociale già attivate qui in Puglia. Resta la nostra ferma volontà di cancellare lo scempio sociale dei containers di via San Severo, ma il Comune, così come richiesto dall’Arca Capitanata deve inviarci un report puntale e preciso sull’intera platea delle criticità abitative in tutto il territorio di Foggia, anche alla luce di altre situazioni come quella del palazzo pericolante di via Rodi Garganico. Il Comune deve anche darci notizie sugli accordi di programma ex Prusst che sin dal 2004 prevedevano la realizzazione di 139 alloggi Erp, utilissimi a dare risposte a chi da anni è in attesa di una casa”.

“In ogni caso – conclude Pisicchio – sono molto soddisfatto perché questo tavolo in Prefettura ha dimostrato la reale volontà delle istituzioni di fronteggiare le emergenze sociali e ringrazio il prefetto Mariani per la sensibilità dimostrata”.

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