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Cronaca

Dimesso l’agente penitenziario aggredito in carcere: “Non siamo carne da macello per galeotti”

L’assistente capo della polizia penitenziaria del carcere di Foggia è stato sottoposto a un intervento chirurgico alla mano. Mastrulli annuncia sit-in a Roma

E' stato dimesso dagli Ospedali Riuniti di Foggia l'assistente capo del Corpo di polizia penitenziaria vittima della violenta aggressione messa in atto da un detenuto 29enne la settimana scorsa nella casa circondariale foggiana. L’agente di 54 anni dimesso con prognosi di 30 giorni, è stato sottoposto a intervento chirurgico a causa della frattura di un dito della mano. L’assistente capo della polizia penitenziaria durante l’aggressione ha riportato numerose escoriazioni su tutto il corpo e lesioni alla testa causate dai ripetuti colpi inferti dal detenuto con uno sgabello.

La protesta davanti al carcere di Foggia

Il CO.S.P. ha indetto per le vittime delle aggressioni nelle carceri italiane una giornata di mobilitazione in programma il 13 dicembre prossimo in piazza Montecitorio. Alla manifestazione parteciperanno gli agenti vittime delle aggressioni che avvengono nei penitenziari italiani. “Siamo poliziotti, non carne da macello per galeotti" sottolinea il segretario generale nazionale del Co.s.p. Domenico Mastrulli. Slogan che campeggerà sullo striscione che sfilerà sotto il Parlamento Italiano chiedendo di accertare attraverso una commissione Parlamentare  chi veramente nelle carceri subisce la "tortura".

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