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Cronaca Zapponeta

"Sono innocente". Riontino sulla denuncia di "pestaggio" del consigliere comunale Iacoviello: "Io attaccato, mi sono difeso"

Giovanni Riontino, ex sindaco di Zapponeta, torna a parlare dei gravi fatti del 5 giugno scorso avvenuti nel circolo privato del consigliere comunale Francesco Iacoviello

Giovanni Riontino, attraverso un comunicato stampa, torna a parlare dei gravi fatti del 5 giugno 2020 avvenuti all'interno del circolo privato di Francesco Iacoviello, il consigliere comunale che ai carabinieri ha denunciato di essere stato aggredito dall'ex sindaco. 

L'amministratore locale - trasportato in ambulanza in codice giallo al pronto soccorso - aveva riportato quattro punti di sutura, dieci giorni di prognosi ed ecchimosi su varie parti del corpo. A riprova dell'accaduto, sul suo profilo Facebook, aveva pubblicato alcune foto. 

Immagini in cui mostrava i segni evidenti dell'accaduto e che secondo Riontino sarebbero state pubblicate con "l'intento di creare attorno a me un puerile linciaggio mediatico e politico e attrarre a se il maggior clamore possibile".

Iacoviello, lo ricordiamo, ha denunciato di essere stato vittima di un pestaggio, di essere stato sorpreso di spalle e colpito da un pugno, insultato, sbattuto vicino alla parete di cartongesso, preso per la maglietta e colpito con calci e pugni sul petto, allo sterno, al costato, alla spalla e al collo. 

A quattro giorni dall'accaduto, l'imprenditore ed ex sindaco di Zapponeta, si difende dalle "vili accuse che in queste ore mi stanno piovendo addosso dal sig. Iacoviello" e fa sapere di aver dato mandato ad un legale affinché predisponga atto di querela per "le gravi offese" che il consigliere comunale gli avrebbe rivolto su Facebook, "offendendomi nella mia qualità di imprenditore, di padre di famiglia e quale ex amministratore di Zapponeta".

Sull'aggressione fisica si professa innocente e sostiene di essersi "solo difeso perchè ad essere attaccato sono stato io" e per cercare di "salvaguardare la mia incolumità fisica".

Quindi, aggiunge, "anche per tali accadimenti sporgerò, nei prossimi giorni, formale denuncia contro il predetto soggetto, il quale dovrà rispondere anche del delitto di calunnia. A riscontro della mia versione vi sono i certificati medici rilasciati dalle strutture sanitarie".

Giovanni Riontino conclude: "Spero di riuscire, quanto prima, in un processo a dimostrare la mia estraneità rispetto alle accuse ricevute e ridare la giusta serenità alla mia famiglia che sta vivendo ore di angoscia per quanto accaduto".

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