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Cronaca

Dottoressa e infermieri aggrediti in Pronto Soccorso: "Ora si valuti postazione fissa di polizia"

Solidarietà da parte dell'Amministrazione comunale, del Sindacato dei Medici Italiani-FVM e della Cgil di Foggia alla dottoressa e ai due infermieri insultati e aggrediti ieri pomeriggio in pronto soccorso durante l'orario di lavoro

Solidarietà ampia e trasversale al personale sanitario vittima della brutale aggressione avvenuta all’interno del Pronto Soccorso degli Ospedali Riuniti di Foggia. Alla presa di posizione, forte e netta, del presidente dell’Ordine dei Medici di Foggia, Salvatore Onorati, si aggiungono le parole di sdegno della segreteria provinciale, della Funzione Pubblica Cgil di Foggia, unitamente alle strutture sindacali aziendali della Cgil Medici e di Comparto.

Ferma condanna per la vile e riprovevole aggressione subita dai tre operatori sanitari: “Purtroppo è solo l’ennesimo episodio di inciviltà e violenza che registriamo: la prima assistenza è diventata una sorta di trincea della sanità pubblica dove a farne le spese è chi opera in condizione precarie pur svolgendo con professionalità un compito delicatissimo”, commentano il segretario generale Mario La Vecchia ed il Coordinatore Provinciale della Cgil Medici Stefano Colelli.

“Non c’è nulla che giustifichi la selvaggia aggressione subita da medici e infermieri ma è evidente che il ripetersi di questi episodi ci spinge a dire che c’è una questione sicurezza che riguarda il personale sanitario e che azienda e istituzioni hanno il compito di intervenire con urgenza”. Per il segretario generale della Fp Cgil di Capitanata “forse è il caso che la Prefettura stessa convochi un Comitato per la sicurezza per affrontare la questione”.

“Si valuti l’opportunità di istituire una postazione fissa di polizia atteso che anche nei reparti, non solo al Pronto Soccorso, si sono verificati casi di aggressione. Ne va della sicurezza di chi opera ma anche dei pazienti: pensate a quanto accaduto ieri, pensate a un malato grave che in quel momento richiedeva tutta l’attenzione e la cura degli operatori in servizio, mentre questi venivano aggrediti per motivi (se confermati, disgustosamente speculativi: una prognosi più grave”.

Per Mario La Vecchia e Stefano Colelli “La misura è colma: chi ha compiti di responsabilità nell’azienda, alla Regione, si attivi fin da subito per trovare soluzioni che permettano di operare ed essere curati in sicurezza, non esposti alla legge del più criminale o selvaggio. A furia di tagliare sul personale, sulle strutture, si è arrivati a un punto di saturazione e stress del personale che non può permettersi anche di essere anche oggetto di violenza di qualunque natura. Se non ascoltati siamo pronti anche a forme di mobilitazione dure”.

Anche la FP Cisl ha condannato l'increscioso episodio: "La brutale e violenta aggressione ai danni degli operatori sanitari del Pronto Soccorso degli Ospedali Riuniti di Foggia è l'ennesimo episodio che segue altri atti, violenti e intimidatori, di cui sono bersaglio facile gli addetti alle guardie mediche e alle strutture di emergenza e urgenza della nostra provincia. Non passa giorno in cui la cronaca locale si occupa di questo esecrabile comportamento da parte di utenti, pochi per fortuna, con un alto tasso di inciviltà e di mancanza di rispetto verso persone che in condizioni gravi e disagiate assicurano prestazioni di emergenza a cittadini in stato di bisogno. Questi accadimenti dimostrano che i livelli di sicurezza per gli operatori sanitari delle guardie mediche e dei pronto soccorso vanno rafforzati assicurando la presenza costante dei servizi di pubblica tutela per la salvaguardia dell'incolumità fisica degli operatori i quali, è bene ricordarlo, vanno ringraziati per quello che fanno e non fatti oggetto di oltraggio fisico e morale.
 

Sull’accaduto si è espresso anche il sindaco di Foggia, Franco Landella: "A nome personale e dell'Amministrazione comunale di Foggia esprimo il mio sincero rammarico per la vile e brutale aggressione subita dal personale medico del Pronto Soccorso. Un gesto inqualificabile che va condannato da tutta la parte sana della città, che deve prendere le distanze da un certo modo di fare arrogante, teso ad ottenere privilegi che per legge non possono essere elargiti. Una situazione che purtroppo subiscono anche le Pubbliche Amministrazioni, tra cui lo stesso Comune di Foggia, che di tanto in tanto si trovano di fronte a pretese non accoglibili che vengono avanzate spesso con modi brutali ed aggressivi

Condanna netta anche da parte del Sindacato dei Medici Italiani-FVM: “Questi episodi di violenza gratuita contro persone che quotidianamente sono in trincea per garantire assistenza sanitaria alla popolazione non sono, purtroppo, infrequenti”, spiega la rappresentante aziendale Rosaria Dicesare. “Occorre una decisa reazione da parte della Direzione Aziendale per mettere in sicurezza soprattutto i luoghi di lavoro più a rischio attraverso un efficace servizio di vigilanza ed, eventualmente, anche attraverso il coinvolgimento delle Forze dell’Ordine che possa fare da deterrente a gesti violenti di malintenzionati”.

Arriva anche la condanna del sindaco locale Nursind: "Ancora una volta viene segnalata un’aggressione nei confronti degli operatori sanitari in servizio presso gli Ospedali Riuniti di Foggia. In questo caso a farne le spese sono stati due infermieri ed un medico del Pronto soccorso; una struttura dove sempre più spesso i sanitari diventano preda di atti di violenza e prevaricazione. Non possiamo tollerare che gli operatori sanitari continuino ad essere esposti ad ogni tipo di aggressione dalle conseguenze imprevedibili. Agli operatori coinvolti va la nostra piena solidarietà, con l’augurio di ritrovare al più presto la serenità violata e ritornare al lavoro. Agli organi competenti rivolgiamo un ulteriore appello ad intervenire con immediatezza per garantire la sicurezza degli operatori e degli assistiti; sia rafforzando la vigilanza e sia con un intervento di tipo educativo rivolto alla cittadinanza"

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