Shock al carcere di Foggia, detenuto esperto di arti marziali aggredisce cinque poliziotti penitenziari

Ancora una aggressione, questa volta multipla, al carcere di Foggia. Sono ben cinque, infatti, gli agenti di polizia penitenziaria finiti al pronto soccorso degli Ospedali Riuniti di Foggia, aggrediti da un detenuto foggiano di 48 anni, esperto in arti marziali.

Il detenuto, ristretto nella struttura carceraria di via della Casermette, dove dovrà scontare una pena definitiva fino all’agosto del 2021, si sarebbe scagliato contro gli agenti, tra i quali anche un ispettore, provocando un trauma cranico e altre lesioni giudicate guaribili dai 3 ai 5 giorni di prognosi. Futili motivi alla base dell’aggressione, avvenuta nella cella dell’uomo (condannato per reati contro la persona, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e possesso di armi), all’interno nuovo complesso dell’istituto.

"L'UOMO HA PROBLEMI DI NATURA PSICHIATRICA"

Tra gli agenti feriti, ce n’è anche uno che non meno di un anno fa fu vittima di un’altra aggressione in carcere. A denunciare l’accaduto è Mimmo Mastrulli del CO.S.P., il Coordinamento Sindacale Penitenziario. “Ancora violenza in carcere, dove i criminali sono ormai padroni contro le scarse risorse umane della polizia penitenziaria”, denuncia. “Scenario ancora una volta il carcere foggiano con i suoi 576 detenuti contri i 350 posti regolamentari, una dotazione di 280 poliziotti nei doversi turni e assenze legittimate”.

“Un istituto di pena in Puglia dove da tempo si naviga in sottorganico e sottoposti a stress continuo, con turni da 8 e 10 ore anche continuative”. Continua ancora Mastrulli: “In puglia i detenuti sono 3.400 con un tasso di sovraffollamento dell’85%,mentre i poliziotti penitenziari sono 2.400, contro una previsione del sindacato di 3.000 uomini e donne. Per questo, il 27 aprile saremo in piazza Montecitorio a Roma, per chiedere sicurezza, organici, e maggiori attenzione ai comparti dello Stato e della Pubblica Amministrazione”: