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Cronaca Ascoli Satriano

La dura vita dei medici di guardia nel Foggiano, lavorano di notte in presidi isolati e insicuri

L’ultimo grave episodio risale alla notte tra il 27 e il 28 gennaio ad Ascoli Satriano. Onorati: “Garantire maggiori condizioni di sicurezza. Cassanelli: “Chiederemo a carabinieri e polizia di ospitarci nelle loro sedi”

L’ennesimo episodio di violenza compiuto ai danni di un medico in servizio presso una guardia medica della provincia di Foggia - nel caso specifico del dottore di Ascoli Satriano aggredito nella notte tra il 27 e il 28 gennaio dal pregiudicato Renato Scalzulli - non è passato di certo inosservato, anzi.

Ad alzare la voce e manifestare solidarietà al collega colpito, è Salvatore Onorati (presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della provincia di Foggia): “L’elenco degli atti di violenza nei confronti dei medici in servizio presso le sedi di guardia medica è ormai infinito. La Puglia e con lei la provincia di Foggia sono ai primi posti, purtroppo, di una classifica che non vorremmo fosse stata mai stilata”.

In passato si ricorderanno la tentata violenza sessuale ai danni di una dottoressa a Rignano Garganico, l’aggressione fisica ai medici di guardia nella sede di San Severo e quella del 2015 al medico di guardia di Cagnano Varano. “Al collega così brutalmente colpito giunga la solidarietà mia personale, del Consiglio Direttivo dell’Ordine e di tutti i medici della Capitanata, insieme agli auspici che riesca a superare in breve tempo il terribile shock subito” ha aggiunto Onorati.

Il presidente ha poi chiosato: “Chiederò di incontrare il prefetto ed i rappresentanti delle forze di polizia, che pure sono impegnate al massimo nella difesa dei cittadini del nostro territorio, e chiederò loro che promuovano ogni sforzo per garantire maggiori condizioni di sicurezza a tutti gli operatori sanitari che sono costretti ad esercitare la loro attività professionale in solitudine, nelle ore notturne e in presidi sanitari isolati, come appunto i colleghi della guardia medica”

A condannare l’accaduto anche Maria Cassanelli, segretario provinciale del settore Continuità Assistenziale della F.I.M.M.G. (Federazione Italiana Medici Medicina Generale), che ha evidenziato il bisogno di sicurezza: “Da molti anni siamo impegnati per rendere più decorose e sicure le nostre sedi di servizio. Molto è stato fatto, ma, come dimostra questo episodio, c’è ancora tanto da fare in collaborazione con l’Azienda Sanitaria della provincia di Foggia per restituire sicurezza e serenità agli operatori di un servizio che si svolge prevalentemente di notte, in presidi isolati ed in fatale solitudine”.

Cassanelli lancia la provocazione: “Se allarmi o cancelli non dovessero bastare, siamo disposti a chiedere alle forze di polizia ed ai carabinieri di ospitarci nelle loro sedi pur di avere maggiori garanzie per la nostra incolumità!”

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