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Cronaca

Aggressione dottor Pedone, Gatta e De Leonardis: “Basta promesse facili, la politica dia risposte concrete”

Messaggi di solidarietà verso il medico legale vittima di una violenta aggressione nei giorni scorso: “Episodio che testimonia un degrado che non va solo stigmatizzato ma arginato e fermato”

Dal mondo della politica arrivano messaggi di solidarietà nei confronti del dottor Alberto Pedone, il medico legale a disposizione dei magistrati come consulente tecnico d’ufficio, vittima di una brutale e vile aggressione che gli ha procurato una frattura del setto nasale e un trauma cranico.

“Esprimo la mia sincera vicinanza al dottor Alberto Pedone, medico legale di Foggia, vittima di una vile aggressione, probabilmente riconducibile al suo ruolo di consulente tecnico dei magistrati nelle cause per i risarcimenti assicurativi. È l’ennesimo episodio di violenza contro un medico e sottoscrivo la protesta dell’Ordine professionale della provincia di Foggia”. Così il vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta.

“Il nostro –aggiunge-  è un territorio bellissimo, generoso, ma che purtroppo stenta a liberarsi dalle catene della illegalità. Colgo l’occasione per richiedere, ancora una volta, un sensibile potenziamento delle unità e dei mezzi delle Forze dell’Ordine, che lavorano con abnegazione per garantire la sicurezza in una zona, ahinoi, molto complessa. Sono solidale con Pedone, - conclude Gatta - ma vorrei che certa politica abbandonasse promesse facili quando i riflettori sono accesi, e si preoccupasse di dare risposte concrete. La sicurezza del cittadino è condizione indispensabile per la effettiva crescita socioeconomica del territorio. Il resto è pura retorica”.

LA VIDEO-TESTIMONIANZA DELLA VITTIMA

Gli fa eco il consigliere regionale e capogruppo di Alternativa Popolare Giannicola De Leonardis secondo il quale l’episodio è reso “ancora più squallido e riprovevole in quanto presumibilmente legato alla professione, e che testimonia una deriva e un degrado che non vanno solo stigmatizzati ma arginati e fermati”.

Quello registratosi non è, purtroppo, un caso isolato ma l’ennesimo atto di violenza esercitato nei confronti di medici che non devono e non possono essere esposti all’umore, all’isteria e alla violenza”.

“Per questo riprendo e rilancio l’allarme del presidente provinciale dell’Ordine, Salvatore Onorati, nella speranza che si faccia presto luce su questa inquietante vicenda, siano assicurati alla giustizia i responsabili e si permetta il ritorno alla serenità per chi lavora quotidianamente con coscienza, responsabilità e impegno, senza piegarsi a compromessi e soprusi”.

 

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