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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Follia in un istituto superiore di Foggia: familiari di una studentessa irrompono a scuola e riempiono di botte il bidello

Il fatto è successo lo scorso martedì, 9 novembre. Sul posto è stato necessario l'intervento di una ambulanza del 118 e di una pattuglia dei carabinieri che sta ricostruendo l'accaduto. Indagini in corso

Prima le urla, poi la violenta aggressione. Sono stati momenti di caos misti a panico quelli vissuti lo scorso martedì mattina, all’interno di un istituto scolastico superiore, dove un collaboratore scolastico sarebbe stato aggredito dai familiari di una studentessa. Il fatto è successo nella tarda mattinata del 9 novembre; l’episodio è all’attenzione dei carabinieri che stanno ricostruendo l’esatta dinamica della vicenda e quindi eventuali responsabilità.

Secondo quanto accertato, intorno alle 12.30, si è reso necessario l’intervento di una pattuglia dei carabinieri per riportare la calma all’interno dell’istituto, dove si era verificata una violenta lite tra il collaboratore scolastico in questione e un gruppo di cinque persone, giunte a scuola senza preavviso e tutte appartenenti ad uno stesso nucleo familiare.

L’uomo, secondo una prima ricostruzione dei fatti, sarebbe stato accerchiato e malmenato - “lo hanno lasciato a terra”, riferisce un docente che preferisce restare anonimo - tanto da richiedere anche l’intervento di una ambulanza del 118. Lo stesso si è fatto medicare in pronto soccorso, dove i medici gli hanno assegnato una prognosi di pochi giorni e sarebbe già tornato in servizio.

Ancora da chiarire i contorni e, soprattutto, le cause della vicenda che, ribadisce un docente a FoggiaToday, è figlia della “situazione drammatica” che si vive quotidianamente a scuola. Lo stesso collaboratore, infatti, si sarebbe reso responsabile, pochi giorni prima, di un violento alterco con uno studente: dalle parole, i due sarebbero passati rapidamente ai fatti e solo l’intervento di alcuni professori ha evitato peggiori conseguenze.

“Come è possibile nel 2021 tutto ciò? Come è possibile che un collaboratore ‘pericoloso’ non venga sospeso dopo il primo episodio e nemmeno dopo il secondo? Come è possibile che chiunque possa entrare in una scuola e fare ciò che vuole? Tutto questo è solo il contorno di ciò che accade giornalmente nell'istituto”, denuncia sconfortato il professore che vede da una parte “ragazzi allo sbaraglio e in piena anarchia” e dall’altra “insegnanti e il personale Ata che temono temere ripercussioni anche solo per un rimprovero”, conclude.

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