Festa della donna: l’8 marzo la Cisl di Capitanata visita le detenute
Sono recluse circa 40 donne. “Vogliamo dare voce a chi come loro – afferma Carla Costantino - non ha voce”
In occasione della Festa della Donna, la Cisl di Capitanata intende accendere i riflettori sulle donne che vivono il gravissimo disagio della privazione della libertà personale, derivante dalla condizione di reclusione carceraria.
Per questo, l’8 marzo 2012, una delegazione della Cisl provinciale, guidata dal segretario territoriale, Carla Costantino, si recherà in visita presso la sezione femminile del carcere di Foggia, dove nei giorni scorsi la segreteria territoriale della Cisl di Foggia ha incontrato la direttrice Maria Consiglia Affatato e dove sono recluse circa 40 donne.
“Vogliamo celebrare l’8 marzo 2012 rivolgendo il nostro pensiero e la nostra attenzione alle donne che, all’interno della società attuale, stanno peggio di tutte, cioè le detenute. Vogliamo dare voce a chi, come loro – afferma Carla Costantino - non ha voce. In diversi casi, si tratta di madri con figli piccoli: la detenzione le priva della possibilità di vivere dignitosamente la maternità e, al tempo stesso, delle condizioni necessarie per avere una formazione professionale idonea a ricollocarsi nell’ambiente lavorativo, dopo la pena."
“Il mercato del lavoro, in Italia ed ancor più in provincia di Foggia, pone gravissimi ostacoli alle donne che cercano occupazione. In questo contesto, per le donne la pena detentiva – afferma il segretario generale della Cisl di Foggia, Emilio Di Conza - rischia di essere anche una definitiva condanna a non trovare mai più il lavoro e, quindi, a non poter progettare un futuro onesto e decoroso per se ed i propri figli. Per questo, la Cisl di Capitanata è impegnata a promuovere nuovi percorsi formativi che raggiungano il duplice obiettivo di qualificare le donne detenute e di migliorane la condizione di permanenza”.