rotate-mobile
Cronaca

Quattordicenne inseguito e schiaffeggiato in strada. Sconvolto il padre: "Si copriva il viso, lui gli ha spostato le braccia per colpirlo"

E’ accaduto la sera dello scorso 12 agosto, all’incrocio semaforico dell’isola pedonale di Foggia. A raccontare l’accaduto a FoggiaToday è il padre della vittima

Quattordicenne inseguito e schiaffeggiato in strada, uno si copre il volto con le braccia l'altro col colpisce all'orecchio. E’ accaduto lo scorso 12 agosto, di sera, all’incrocio semaforico dell’isola pedonale di Foggia. A raccontare l’accaduto a FoggiaToday è il padre della vittima.

“Quanto riporto è frutto del racconto di mio figlio 14enne e di due suoi amichetti coetanei che sono stati testimoni dell'accaduto. Mio figlio, rientrava dalle sue vacanze e invece di ritornare presso l'abitazione dove abita con la madre, in provincia di Foggia, ha chiesto il permesso di restare con me, per poter uscire con i suoi due amici, in bici. Nulla di male, quindi permesso accordato”, racconta.

“E' solito pedalare dappertutto, in quanto ha la passione di esplorare punti diversi della città, nel pieno rispetto delle regole: gli ho insegnato cosa fare, a chi dare la precedenza, rispettare la segnaletica e soprattutto i semafori. Infatti, l’episodio in questione è avvenuto proprio perché sia lui, che gli amici, erano in attesa del colore verde al semaforo”.

“Verso le 20:30 erano all'isola pedonale e a suo dire, avrebbe ‘sfiorato’ di circa un metro, senza toccarlo ovviamente, un bambino che era li con quello che, si presuppone, possa essere il padre. Mio figlio ha continuato a pedalare senza che la sua velocità potesse rappresentare un pericolo per i pedoni, mentre gli amici che gli erano indietro di circa 5 metri, passando davanti al padre di questo ragazzino, lo hanno sentito proferire delle parolacce all'indirizzo di mio figlio, che a sua volta, si era fermato, insieme al flusso di persone che dovevano attraversare ed attendevano che il rosso semaforico, gli permettesse di riprendere la marcia”.

“A questo punto lui e i suoi amici erano fermi e questo soggetto che aveva rincorso mio figlio, gli ha dato uno schiaffo in modo violento, facendolo cadere dalla bici. Nel mentre si rialzava e chiedeva scusa (di cosa poi non si sa) per cercare di capire cosa avesse fatto, cercava di difendersi parando le mani davanti al viso, ma questa persona, gli spostava le braccia e gli sferrava un altro schiaffo, colpendo questa volta, violentemente all'orecchio destro e dicendogli che sull'isola pedonale loro non dovevano circolare con la bici”.

“Mio figlio a quel punto mi ha raggiunto e subito notavo l'arrossamento sul collo e sull'orecchio. Premesso che in giro non ci fosse un solo rappresentante a piedi delle forze dell'ordine, se dovessero persistere sintomi di dolore che ad oggi sono ancora presenti, mi presenterò in un posto di polizia per sporgere denuncia contro ignoti e per richiedere la visione dei filmati ripresi dalle videocamere poste sul palo semaforico di fronte al luogo dell'aggressione. Poi vedremo, davanti ad una denuncia penale, se i metodi educativi di un perfetto sconosciuto possono essere validi o no. Io la chiamerei più che altro, vigliaccheria, quella di aggredire un ragazzino educato che ha risposto in un italiano perfetto e si è visto sferrare un altro schiaffo senza motivo”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Quattordicenne inseguito e schiaffeggiato in strada. Sconvolto il padre: "Si copriva il viso, lui gli ha spostato le braccia per colpirlo"

FoggiaToday è in caricamento