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Giovedì, 25 Aprile 2024
Utenze

Voltura e subentro: cosa sono, come si fanno e quali i costi

Tutto quello che c'è da sapere in caso di voltura o subentro in un nuovo appartamento

Quando si cambia casa è necessario effettuare la voltura e il subentro. Ma cosa sono esattamente? Scopriamolo insieme.

La voltura

La voltura (detta anche volturazione) consiste nella richiesta di modifica dell’intestatario di una bolletta, più precisamente un’utenza che risulta ancora attiva.

La procedura spetta a chi desidera che le utenze gli siano intestate, quindi normalmente il nuovo inquilino che sottoscrive il contratto di affitto di un immobile. 

Il subentro

Il subentro, invece, consiste nella riattivazione della fornitura di un impianto che in precedenza era stato disattivato, come ad esempio quando un’abitazione risulta disabitata per un determinato periodo di tempo.

I tempi per entrambe le operazioni

Quando è necessaria una voltura della luce o del gas, entro due giorni lavorativi dal momento in cui si riceve la richiesta di dati, bisogna comunicare tutte le informazioni per registrarli in maniera ufficiale. Una volta accertata la regolarità di questi dati, servono almeno altri due giorni lavorativi per completare l’operazione. Nel caso del subentro, invece, bisogna fare una distinzione:

  • nel caso di un’utenza relativa all’energia elettrica, sono necessari 7 giorni lavoratori, con il fornitore che ha due giorni per inviare la richiesta e la società distributrice che ha altri 5 giorni a disposizione per l’attivazione;
  • per quel che riguarda il gas, i giorni lavorativi sono 12, vale a dire 2 per la richiesta del fornitore ed altri 10 per l’invio di un tecnico e l’attivazione dell’utenza.

I dati da fornire per subentro e voltura

Le informazioni e i dati da avere a disposizione per effettuare queste operazioni sono diversi:

  • Dati personali come ad esempio il codice fiscale, il documento di riconoscimento della persona a cui è intestato il contratto, il numero di telefono e l’indirizzo della residenza
  • Nel caso della luce, serve anche il codice POD, mentre per il gas bisogna fornire il codice PDR che identificano i rispettivi contatori e che sono indicati in bolletta
  • L’autolettura del contatore della luce o del gas
  • Le coordinate del conto corrente in caso di pagamento con questa modalità
  • L’indirizzo in cui recapitare la fattura per il conguaglio (in caso di voltura)
  • La potenza impegnata e l’autocertificazione di residenza anagrafica se si tratta di una bolletta della luce

I costi da sostenere

Ogni costo per la voltura e il subentro è diverso a seconda del tipo di contratto.

In caso di maggior tutela, sia col subentro sia con la voltura si pagano:

  • 25,51 euro per gli oneri amministrativi (IVA al 22%)
  • 23 euro come contributo fisso per il subentro (l’IVA è sempre al 22%)
  • 16 euro per l’imposta di bollo

Per il mercato libero i costi sono i seguenti:

  • 25,51 euro di contributo fisso per gli oneri amministrativi
  • Una quota di servizio che viene decisa dal fornitore
  • L’eventuale imposta di bollo da 16 euro

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