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Ristrutturare casa: come riconoscere e demolire i muri portanti

Tutti i passaggi e le indicazioni necessarie per riconoscere i muri portanti in casa

Per ristrutturare casa è necessario conoscere dove sono i muri portanti, soprattutto se si desidera realizzare un open space. Infatti, per ottenere un risultato in grado di fondere ambienti differenti come la sala da pranzo e la cucina, la regola principale è quella di abbattere i muri.

All’interno di ogni appartamento ci sono tramezzi, pareti divisorie e muri portanti, mentre i primi due possono essere rimossi senza alcun pericolo, quando ci troviamo davanti ad un muro portante dobbiamo agire con le dovute attenzioni per impedire che la casa cada su se stessa.

Come riconoscere un muro portante

Quando si tratta di ristrutturare casa, prima di iniziare i lavori è bene effettuare alcune considerazioni e conoscere la struttura dell’abitazione perché abbattere anche parzialmente un muro portante, potrebbe causare dei danni irreparabili.

Anche se non siamo esperti, però, ci sono delle tecniche per capire la natura del muro come:

  • spessore: i muri interni sono composti da tramezzi e pareti portanti, quest’ultime sono più profonde perché devono reggere l’intra struttura;
  • travi: queste poggiano tutte sul muro portante, quindi una volta individuate è semplice capire qual è la parete principale
  • rumore: un metodo immediato ed efficace per capire la natura di un muro è battere con un pugno in più punti, se sentiamo un rumore sordo allora abbiamo davanti a noi un muro portante;
  • edificio a più livelli: anche in questo caso è semplice individuare la parete principale perché è quella che continua su più piani senza interruzioni fino alle fondamenta.

Come modificare un muro portante

Per modificare o abbattere un muro portante sono necessarie le autorizzazioni comunali e, in più, l'architetto dovrà presentare la relazione dei lavori al Genio Civile, ossia un organo periferico regionale su base provinciale, che dopo 45 giorni rilascerà l’attestato di deposito per l’autorizzazione dell’inizio lavori. 

Inoltre, l’architetto prima dell’inizio dei lavori deve presentare la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al Comune di pertinenza; in più, dovrà nominare un collaudatore dei lavori, ossia un ingegnere iscritto all’albo da almeno 10 anni, il cui compito è monitorare tutti i lavori.

Una volta ottenute si può intervenire e realizzare un’apertura, con l’intervento degli operai che si occuperanno di:

  • puntellare il muro: è la fase più importante perché serve ad assicurare la stabilità dell’edificio attraverso puntelli e tavole da carpentiere che distribuiranno uniformemente il peso;
  • demolire: è il momento più delicato e il procedimento non è mai unico, ma si basa sull’esperienza degli esperti che seguiranno passo passo le diverse fasi di lavorazione;
  • cerchiare il muro: si tratta di sostituire lo stesso peso della muratura eliminata attraverso un telaio in acciaio detto appunto cerchiatura che viene realizzato da un fabbro seguendo alla lettere le indicazioni contenute all’interno del progetto;
  • rivestire il telaio: completata la cerchiatura si devono riempire i vuoti tra muro e struttura in acciaio con la malta. Trascorse 72 ore si rimuovono i puntelli e si procede con il rivestimento del telaio.

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