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Fisso o variabile: come scegliere il tasso di un mutuo per la casa

I mutui non sono tutti uguali: se si sceglie un mutuo a tasso fisso l'importo della rata è fisso e costante anche se cambiano i tassi sul mercato ma possono rappresentare uno svantaggio. I consigli

Chi necessita di aprire un mutuo per acquistare casa si trova davanti ad una scelta importante, quella di un mutuo a tasso fisso o un mutuo a tasso variabile. In tempi di spread e di volatilità dei tassi questa scelta diventa ancora più importante.

Mutuo a tasso fisso o variabile? 

I mutui non sono tutti uguali: se si sceglie un mutuo a tasso fisso l'importo della rata è fisso e costante anche se cambiano i tassi sul mercato. I mutui a tasso fisso sono più richiesti in Italia in quanto garantiscono la sicurezza della non variabilità dell’importo della rata. Lo svantaggio si presenta quando nel momento di un ribasso dei tassi d'interesse non vi sarà alcuna riduzione dell’importo della rata mensile e quindi nessun risparmio, di cui invece possono beneficiare coloro che hanno scelto un mutuo a tasso variabile.

Chi effettua la scelta di un mutuo a tasso variabile deve far alcuni conti per capire quanto il reddito del nucleo familiare sia in grado di sopportare eventuali aumenti di rata. Il consiglio è quello di valutare un mutuo a tasso variabile solo quando la durata di rimborso non è eccessivamente estesa nel tempo.

Un mutuo lungo, superiore ai 15 anni, ha un rischio dato dal monte di debito residuo che tarda a decrescere. Soprattutto se l'importo è alto i rischi del tasso variabile devono essere valutati con attenzione. Se si riesce a bloccare un tasso fisso sotto il 2% non si sbaglia. 

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