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Lavori condominiali: tutte le spese che si possono scaricare dalle tasse

Alcuni pagamenti effettuati per i lavori del condomino possono essere detratti dalla dichiarazioni dei redditi: tutte le informazioni

Orientarsi nell’elenco delle detrazioni fiscali previste per i lavori condominiali aiuta a sapere fino a quanto può ammontare il risparmio di imposta nel modello 730 o nel modello unico.

Con la Legge di Bilancio 2018 sono state introdotte alcune importanti novità sui bonus per la casa anche in merito alla detrazione fiscale per i lavori compiuti su parti comuni di degli edifici condominiali, novità che è bene conoscere ai fini della dichiarazione dei redditi. 

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Condominio, i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria 

I lavori di manutenzione ordinaria del condominio sono oggetto di detrazione fiscale solo quando riguardano le parti comuni che spetta a ogni condomino in base alla quota millesimale (le parti comuni interessate sono quelle indicate dall’articolo 1117, numeri 1, 2 e 3 del Codice civile).

Sono esempi di interventi di manutenzione ordinaria: le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici; opere necessarie a integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti; la sostituzione di pavimenti, infissi e serramenti; la tinteggiatura di pareti, soffitti, infissi interni ed esterni; il rifacimento di intonaci interni, l’impermeabilizzazione di tetti e terrazze, la verniciatura delle porte dei garage.

I lavori di manutenzione straordinaria che danno diritto alle agevolazioni sono, invece, individuati dall’Agenzia delle Entrate. 
Esempi sono il suolo su cui sorge l’edificio, le fondazioni, i muri maestri, i tetti e i lastrici solari, le scale, i portoni d’ingresso, i vestiboli, i portici, i cortili, tutte le parti dell’edificio necessarie all’uso comune, i locali per la portineria e per l’alloggio del portiere, gli ascensori, i pozzi, le cisterne, le fognature, eccetera.

Ricevuta dei pagamenti 

Il condominio al termine del periodo di imposta deve rilasciare una dichiarazione con i versamenti effettuati durante l’anno necessari al fine della detrazione.

E’ bene ricordare - come ribadito dall'Agenzia delle Entrate nella circolare 7/2017 - che l'amministratore del condominio è tenuto a fornire la ricevuta dei pagamenti delle spese di ristrutturazione al fine di permettere ai condomini di avere la detrazione. Senza questa documentazione, infatti, il Caf non può mettere il visto di conformità sul 730.

L’approvazione della Legge di Bilancio 2018 entrata in vigore il 29 dicembre 2017 ha interessato anche alcune agevolazioni inerenti alle spese sostenute per i lavori condominiali. 

I bonus 2018 per immobili e condomini

Il ‘bonus ristrutturazioni’ è un’agevolazione fiscale che consente di detrarre dall’Irpef il 50% delle spese sostenute (entro il limite di 96mila euro) per ristrutturare le abitazioni e le parti comuni degli edifici residenziali.

La detrazione del 65% per le spese relative agli interventi di riqualificazione energetica degli edifici che riguardano le spese sostenute dal condominio è stata prorogata fino al 31 dicembre 2018 e riguarda lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di edifici residenziali, cioè su condomini.

Bonus verde nei condomini: a chi spetta e come evitare brutte sorprese

Ecobonus condomini e sisma bonus 2018 

In vigore anche nel 2018 e fino al 31 dicembre 2021 restano le detrazioni per lavori di riqualificazione energetica in parti comuni del condominio e il sisma bonus.

L’ecobonus (o bonus verde) è una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute nel 2018 per interventi di sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi e per interventi volti alla realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili e viene riconosciuta anche per le spese sostenute per gli interventi eseguiti sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali. 

La detrazione massima è di 1.800 euro. 

Il sisma bonus è un’agevolazione prevista per chi esegue interventi necessari all’adozione di misure antisismiche sugli edifici che può così detrarre parte delle spese sostenute dalle imposte sui redditi. 

Se la detrazione riguarda le spese relative agli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali ricadenti nelle zone sismiche 1, 2 e 3, finalizzati sia alla riduzione del rischio sismico che alla riqualificazione energetica, spetta una maggiorazione dell’80%, che arriva all’85% se gli interventi determinano il passaggio a una o due classi classi di rischio inferiore. 

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