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Una panchina per due

Una panchina per due

A cura di Leonardo De Santis

Mercato Rosati: gli interventi impellenti

Dal blog ‘Una panchina per due’ di Leonardo De Santis

Il mercato rionale detto Rosati fa parte del patrimonio storico della città di Foggia, il luogo è caratterizzato per la sua storica destinazione, amato dai suoi operatori e dai cittadini, non solo residenti, che non lo abbandonano nonostante lo stato e ne preservano la destinazione, come hanno sempre fatto, consapevoli che ogni attività commerciale deve vivere in perfetta simbiosi con il contesto in cui opera. Lo stato di usura dello stesso, e di obsoleta visione della struttura, richiede alcuni interventi strutturali.

Poiché gli interventi in oggetto possono definirsi di due tipologie, impellenti e strutturali, di seguito mi riferirò solo a quelli impellenti. Diamo per assodato che il mercato rionale assolve anche ad un compito sociale in quanto il prezzo dell’ortofrutta è inferiore rispetto ad altre rivendite. Nella zona del mercato Rosati manca un presidio di legalità e sicurezza urbana, e questa deve essere considerata come un diritto comune essenziale, indissociabile da altri diritti comuni, quali l’inclusione sociale, il diritto al lavoro, alla salute, all’educazione e alla cultura.

Si dovrebbe favorire una cittadinanza attiva, la consapevolezza dell’appartenenza al territorio urbano e lo sviluppo della vita collettiva. Quest’amministrazione dovrebbe istituire: una sezione staccata dell’ufficio Annona che con le sue competenze troverebbe al Rosati la sua sede naturale. Un presidio di legalità e sicurezza con una postazione stabile di polizia urbana, la quale vigilerebbe su eventuali furti, scippi, frodi, appropriazione di suolo pubblico, pulizia ed eviterebbe la paura di rimanere vittime di un reato, la percezione diffusa di insicurezza esistenziale, fisica ambientale.

Un presidio dei lavoratori di Amiu per insegnare e se nel caso, sanzionare chi non dovesse attenersi a regole che vanno immediatamente poste in essere per un utilizzo salubre ed in sicurezza del sito. Sarebbe necessario dotare la struttura di bagni pubblici. Infatti ci sono donne ed uomini che lavorano nell’area mercatale per più di dieci ore consecutive e non avere un bagno a disposizione ci porta indietro di un secolo.

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