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Giovedì, 25 Aprile 2024
Sunday Morning

Sunday Morning

A cura di Michele Fiscarelli

Nel blu dipinto di blu

Dal blog Sunday Morning di Michele Fiscarelli

"Penso che un sogno così non ritorni mai più" cantava Domenico Modugno sul palco dell'Ariston di Sanremo. Era il 1958! A distanza di oltre mezzo secolo dall'incoronazione del cantautore al Festival della canzone italiana i suoi versi potrebbero mettere fine alla propaganda inscenata da una classe dirigente che è stata in grado di fissare l'obiettivo, senza mai realizzarlo.

Le speranze riposte da ministri e sottosegretari, presidenti, consiglieri ed assessori regionali, sindaci e comitati cittadini nell'ingresso dell'aeroporto "Gino Lisa" nel novero degli scali di interesse nazionale sono state frutto di un'illusione. Foggia infatti non è né tra gli aeroporti strategici (11 tra cui Bari) né tra quelli di interesse nazionale (26 tra i quali Brindisi e Taranto) secondo il nuovo piano nazionale approvato dal Consiglio dei ministri su proposta del ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi. Foggia è e resterà un aeroporto regionale!

Siamo la seconda provincia più estesa dello Stivale con oltre 7 mila chilometri quadrati di superficie, ma l'estensione non è rilevante - o quantomeno non è sufficiente - in base ai criteri di selezione adottati dal ministero. È evidente che le priorità della Capitanata non siano in assoluto delle priorità.

Assuefatti all'idea che "Gino Lisa" potrebbe essere il volano della nostra economia, non avremo forse peccato di miopia? Una priorità! E se non lo fosse?! D'altronde l'asse Bari-Roma ha già concesso autonomia alla nostra Università ed in cambio di una silente agonia la Fiera del Levante potrebbe concedere qualcosa a quella di Foggia. Insomma cosa pretendere di più dalla vita?

Dinanzi alla disfatta, la classe politica (che inizialmente aveva fatto fronte comune) si è divisa. Ciò che potrebbe sedare gli animi e ricompattare le truppe è - udite, udite! - una marcia su Roma. Ebbene sì! La marcia in difesa del diritto al potenziamento infrastrutturale della Capitanata e della sua rete di trasporti e a sostegno del comparto turistico e del settore agro-industriale incombe come uno spettro sul ministero dei Trasporti; ovviamente, dismesso il calesse e liberati i cavalli, la locomozione avverrà su gomma o su rotaia!

Il sogno di volare è infranto. Appianate le divergenze ed asciugate le lacrime, la provincia di Foggia avrà necessità di pianificare soluzioni affinché le sfide del prossimo futuro non le tarpino ancora una volta le ali.

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