rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Sunday Morning

Sunday Morning

A cura di Michele Fiscarelli

La pecora nera

Dal blog 'Sunday Morning' di Michele Fiscarelli

L’insonnia è un disturbo del sonno che, coniugato all’eccessivo consumo di notizie, può avere effetti indesiderati; in particolare, in soggetti predisposti possono manifestarsi reazioni di ipersensibilità. Quanto è accaduto a mio nonno è un caso più unico che raro. Avvistato a mettere le pecore “in fila per sei col resto di due”, ha rigettato l’accusa di stramberia adducendo come scusa la visione di un video in cui - secondo la sua ricostruzione dei fatti - il sindaco di Foggia, Franco Landella, inoltrerebbe una “telefonata” all’indirizzo del segretario regionale del Partito democratico, Michele Emiliano. “Nulla di più inverosimile” mi son detto! Diramato lo stato di allerta, ho percepito la necessità di correre ai ripari (quantomeno per non far torto alla memoria dei quarantaquattro gatti, vincitori dello Zecchino d’Oro).

La notizia dell’incontro tra Silvio Berlusconi e Vladimir Luxuria ha però segnato il punto di non ritorno. Rotta la tregua, il confronto sulle unioni civili “alla tedesca” tra il leader di Forza Italia e la transgender ha mandato su tutte le furie un uomo già segnato dal tramonto delle ideologie e dalla crisi dei partiti.

Sempre prodiga di sorprese, la politica ha colto l’attimo per fare il suo ingresso a gamba tesa. Soltanto quando, nel disperato tentativo di rasserenarlo, ho sollevato l'ipotesi che l'interesse di Berlusconi fosse rivolto ad acquisire il consenso di circa un milione di omosessuali piuttosto che ad intraprendere azioni politiche in tema di diritti civili, è piombato in un sonno profondo.

Mi chiedo se non fossero sufficienti le notizie sulle Provinciali a destare confusione in un uomo di circa novant’anni, abituato ad ordinare in sequenza le proprie idee. Per un pugno di voti Franco Landella non ha conquistato la presidenza della Provincia. La vittoria (nonostante il tradimento perpetrato da tre consiglieri di opposizione che avrebbero votato in direzione ostinata e contraria) per 194 voti ponderati del sindaco di San Severo, Francesco Miglio, pare sia da attribuire alla strategia adottata dal tandem Emiliano-Di Gioia.

Ammetto di essermi imbattuto in una serie di difficoltà nell'intento di motivare la trasmigrazione di Leonardo Di Gioia. Per far sì che comprendesse la bontà del civismo gli ho dovuto descrivere il naufragio del Popolo della libertà, il miraggio di Scelta civica e l’approdo, cavalcando l’onda del presidente Vendola, al quartier generale di Emiliano. Facile, no?

La discesa in campo di due candidati provenienti dalle scuderie di Forza Italia evidenzia l’incapacità di fare sintesi tra le legittime aspirazioni personali a vantaggio del gioco di squadra. In barba alla scomunica del coordinatore provinciale, Lucio Tarquinio, Paolo Mongiello ha ricusato l’ipotesi di svincolo e ha inoltrato richiesta di reintegro nella rosa dei titolari. Se da un lato la sua condotta desta perplessità, dall'altro tende a bollarlo come capro espiatorio al fine di giustificare la vicenda. Siamo il Paese dei commissari tecnici.

Al termine di una competizione, in caso di sconfitta, l’allenatore è il primo ad imboccare la via di uscita. Ed è la strada che ha percorso il portavoce provinciale di Fratelli d’Italia, vittima della congiura ordita dai suoi. Malgrado Mimmo Farina avesse annunciato che Fratelli d’Italia non avrebbe preso parte al voto, gli amministratori del suo partito lo hanno sconfessato recandosi al seggio elettorale.

Benché ritenga che la decisione del consigliere comunale Giuseppe Maniero abbia portato beneficio garantendo l’incolumità dell’assessorato alle Attività economiche, qualora Farina ritirasse le dimissioni si porrebbe una questione di leadership in seno al partito. Chi avrà la meglio?

Social network: about.me/michelefiscarelli

Si parla di
FoggiaToday è in caricamento