Il difficile mondo del croccantino
Ormai e sempre più difficile trovare il croccantino giusto per il nostro cane
Mi sembra doveroso aprire chiedendovi se è giusto dare i croccantini al vostro cane. Come per l’essere umano esistono decine di migliaia di cibi pronti, la stessa cosa vale anche per i nostri piccoli amici, ma un cane alimentato in modo non corretto, anche a causa dell’industrializzazione dei prodotti, sempre più spesso già dai primi anni di vita manifesta intolleranze o problemi legati all’alimentazione. Le problematiche relative a una cattiva alimentazione riguardano spesso il mantello e l’apparato digerente. I cani presentano spesso perdita di pelo, dermatiti, piodermiti, ponfi e cisti interdigitali che con una buona alimentazione e naturalmente sotto controllo veterinario, molto spesso migliorano. Altre problematiche comuni sono il vomito, la gastrite e le feci molli. Quindi capiamo, come disse Ippocrate, il primo medico della storia, quanto diventa importante “fare del tuo cibo la tua medicina”.
Come scegliere il croccantino per il nostro cane?
Scegliamo attentamente il croccantino e ricordiamo che spendere di meno non significa risparmiare perché come dicevano i nostri nonni “chi più risparmia, più spende”. Un mangime economico contiene, tra le componenti principali, i cereali, che sono ricchi di fibre e facilmente digeribili, ma sintetizzando non c’è carne. Ora vi svelo un segreto: avete presente quando in una confezione c’è scritto min 4%? Questo significa che su un sacco da 20 kg di cibo ci sono solo 80 grammi di carne.
Non importa il prezzo che spenderete, purché la quantità da somministrare al nostro cane sia più bassa delle altre marche, questo significa che con degli ottimi ingredienti di una ricetta di croccantini, è sufficiente dare meno croccantini, in quanto il contenuto ha più sostanza di quello inserito in confezioni con una ricetta economica.
Per quanto riguarda le crocchette di ottima qualità, dovete fare attenzione a poche ma importanti caratteristiche, innanzitutto la fonte proteica, che deve essere al primo posto e deve essere costituita da carne disidratata o farina di carne disidratata. Poi guardo i lipidi, e i grassi, l’olio di pollo e di oca e/o di salmone sono tra le fonti migliori di acidi grassi. Meno buoni i “ciccioli”, lo strutto, gli oli e grassi generici che possono anche derivare da precedenti lavorazioni. Le verdure sono importanti e dovrebbero essere indicate in modo specifico, per comprendere la percentuale di fibre solubili e insolubili presenti. Un altro segreto è la presenza di pochi ingredienti tra il primo e il primo grasso, questo indica molto spesso una crocchetta di buona qualità.