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Il cortile e il pancotto

Il cortile e il pancotto

A cura di Massimiliano Arena

Foggia terzultima? Lo sapevo che...

Dal blog 'Il Cortile e il Pancotto' dell'avv. Massimiliano Arena

Lo sapevo che alla prima lettura delle classifiche di vivibilità delle province italiane (province, non città, sia chiaro), che posizionano la Capitanata al terzultimo posto in graduatoria, il genio della lampada avrebbe dichiarato che è tutta colpa del mancato funzionamento del Gino Lisa. In altre parole, è come se bastasse far atterrare un velivolo da 20 o 30 posti, presumibilmente da Milano, per risollevare le sorti di questa città e delle cittadine circostanti.

Fermo restando che, per citare un esperto di marketing territoriale, Cortina d’Ampezzo non ha l’aeroporto e che l’hub di Ryan Air per Barcellona è a 90 minuti di bus dalla capitale della Catalogna, mi chiedo come mai al genio della lampada siano sfuggiti altri elementi elementari, Watson! Una media di tre bombe alla settimana, una disoccupazione dilagante (e non solo giovanile), servizi sociali carenti e poco professionali, zero piste ciclabili, abusivismo ad ogni angolo di strada, corruzione e criminalità arroganti e dilaganti. A meno che non vogliamo trasformare queste criticità in attrattiva turistica: “Vieni a visitare una piccola Beirut in Puglia, un week end esplosivo!”.

No, non ci sto. Per risalire posti in classifica devo sdoganarmi dal gioco preferito dei politici, lo scaricabarile. Quindi, il 105.mo posto della Provincia di Foggia è in primis mia responsabilità personale, per tutte quelle volte che avrei potuto invertire la tendenza culturale e non l’ho fatto, a partire dai piccoli gesti: non riprendere il giovane che butta la carta o la sigaretta in terra, parcheggiare allo spigolo della strada per evitare di versare al Comune 50 centesimi di parcheggio, andare a comprare la frutta presso la bancarella abusiva, stringere la mano e ammiccare l’occhio al delinquente e al pregiudicato, supportare la campagna elettorale del politico che può sistemare mio figlio o mi possa donare una concessione edilizia, accettare un biglietto del teatro bypassando la fila. Senza contare che, a mio modesto avviso, il pericolo che l’Alta Velocità ferroviaria Bari-Napoli non fermi a Foggia è più dannoso del mancato rilancio del Gino Lisa. Sveglia gente.

Se provassimo a fare l’elenco degli imprenditori che negli ultimi 15 anni sono scappati da Foggia o che l’hanno accuratamente scartata, ebbene nessuno di essi ha rinunciato ad investire in Foggia perché mancasse l’aeroporto. Altrimenti non si spiegherebbero Barilla, Alidaunia, Peppe Zullo, D’Araprì ed altre eccellenze nate nella nostra nostra terra. Ricordo che quando ho fatto visita allo stabilimento Natuzzi (patron di Divani&Divani) a Santeramo in Colle, percorremmo una strada provinciale dissestata. Eppure quell’uomo ha esportato il Made in Italy, da Santeramo in Colle, in cinque continenti. Un ragazzo di Gravina in Puglia ha ideato un consorzio che esporta il Pallone di Gravina (l’antenato del provolone) in Usa e Asia. Avete mai provato a percorrere la strada che porta a Gravina?

Essere terzultimi è solo una bellissima sfida. Affascinante quanto rendere coltivabile la roccia o il deserto. Sono di Foggia, sono terzultimo, sono figlio del Sud, ergo vincerò questa sfida. Per tale ragione abbiamo deciso di dare accoglienza in questo Cortile a “Vazapp”, progetto ideato e curato dall’associazione Terra Promessa, ultimo regalo a questa città di Don Michele de’ Paolis.Un luogo fisico e filosofico per il lancio di start up giovanili meridionali a vocazione agricola e turistica. Ne parleremo a breve in questo blog e su Radio 801.

Nel frattempo per Natale ci auguriamo che i nostri consiglieri comunali di opposizione, per dirla alla Moretti, dicano qualcosa di sinistra o, più semplicemente, dicano qualcosa.

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