rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Casa&Soldi

Casa&Soldi

A cura di Luca Zichella

Affitto: consigli utili per una convivenza serena tra proprietari e inquilini

Dal blog del ragioniere foggiano, Luca Zichella

In questo momento storico, vivere in affitto è l’alternativa meno impegnativa e attualmente praticata dal 19% della popolazione italiana: sono quasi cinque milioni le persone della penisola che ogni mese pagano un canone locativo, tra queste ci sono famiglie con reddito basso e giovani al di sotto dei 35 anni. Eppure quasi il 23% degli inquilini non riesce a pagare il canone ogni mese. Ecco alcune notizie utili per una convivenza serena tra proprietari e affittuari.

I contratti. Attualmente quelli più utilizzati sono due:

  • 4+4 con canone libero. L’importo del canone è deciso dal proprietario, dopo i primi 4 anni il contratto si rinnova automaticamente per altri 4 anni: è necessario che l’inquilino resti nell’appartamento con l’accordo del padrone di casa, a meno che non faccia una disdetta.
  • 3+2 a canone calmierato. L’affitto è più basso rispetto a quello di mercato si basa su accordi di livello locale tra le organizzazioni sindacali o associazioni di categoria. E’ importante informarsi per le eventuali agevolazioni fiscali presso il proprio Comune. Dopo tre anni c’è il rinnovo automatico degli altri due.
  • I contratti brevi per gli studenti fuorisede hanno una durata minima di 18 mesi e una massima di  2 anni.

La registrazione.  Il contratto si può registrare in 3 modi:

  • online è la modalità più veloce ed è obbligatoria per possiede più di 10 immobili utilizzando il sito internet e il pin dell’Agenzia delle Entrate.
  • in qualsiasi ufficio delle Agenzie delle Entrate presentando due copie con firma originale del contratto e allegando il modello RLI (Registro Locazioni Immobili) compilato.
  • rivolgendosi a professionisti ed enti come i Caf.

La fideiussione bancaria. Non sempre la cauzioni o le eventuali mensilità anticipate bastano come garanzia per i proprietari. Per far fronte a questo senso di incertezza,  si è diffusa la pratica di tutelarsi ulteriormente attraverso la richiesta di una fideiussione bancaria.

Il proprietario può richiede che l’inquilino si garantisca con una fideiussione bancaria. L’istituto di credito sceglierà se farsi o meno garante per la cifra richiesta:se in futuro l’inquilino non pagherà, il proprietario potrà rivolgersi direttamente alla banca per ricevere subito il pagamento dei canoni arretrati e persino di eventuali danni.  Sarà poi l’inquilino a restituire la cifra all’istituto di credito (potrebbe essere previsto anche il pagamento degli interessi).

Vantaggi e costi.  Sicuramente sono privilegiati gli inquilini che abbiano un conto corrente attivo presso la banca a cui viene richiesta la fideiussione. Una volta ottenuta, questa potrà anche coprire l’intero importo del contratto d’affitto.  Ottenere la fideiussione significa essere valutati come un soggetto affidabile da parte della banca – non sarà concessa a chi ha troppi debiti, chi è un cattivo pagatore e così via -  anche se questa garanzia costa cara: si parla di un minimo di 400 a un massimo 1200 euro . Il padrone di casa avrà come vantaggio quello di poter recuperare i canoni che l’inquilino non ha versato mentre l’inquilino a sua volta si tutela da eventuali sfratti oppure può utilizzare la fideiussione per esonerarsi dal versamento della cauzione.

Si parla di

Affitto: consigli utili per una convivenza serena tra proprietari e inquilini

FoggiaToday è in caricamento