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Salute

Sindrome da burnout: cos'è e quali sono i sintomi

La sindrome burnout è una condizione psicologica e fisica che si manifesta a seguito di un forte e prolungato stress lavorativo

Il termine inglese burnout significa letteralmente "esaurimento" e indica una condizione patologica di stress emotivo e fisico.

Attualmente è stato riconosciuto dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) come una vera e propria sindrome, che si manifesta a causa di un prolungato periodo di sovraccarico di impegni lavorativi, mancanza di soddisfazione remunerativa e assenza di gratificazione.

Scopriamo nello specifico quali sono i sintomi, come riconoscerli e alcuni consigli per contrastarli.

I sintomi del burnout 

La sindrome burnout è stata per la prima volta riconosciuta negli anni '70 dalla psichiatra Maslach, che ha associato questo stato ansiogeno all'ambito lavorativo.

Secondo la studiosa questa patologia colpisce diversi settori professionali, come psicologi, medici, insegnanti, ma anche avvocati, impiegati e tutti coloro che ricoprono un ruolo rilevante di gestione e amministrazione.

I sintomi del burnout sono:

  • stress emotivo e fisico
  • stanchezza
  • spossatezza
  • problemi intestinali
  • problematiche cardiovascolari
  • depressione
  • disturbi del sonno
  • ansia
  • noia e indifferenza

Questi sintomi non si manifestano subito, perché il burnout si divide essenzialmente in 4 fasi; la prima definita "entusiasmo idealistico", la seconda è detta stagnazione, la terza è quella della frustrazione mentre nella quarta e ultima subentra una sorta di apatia che sfocia in una vera e propria "morte professionale", in cui l'entusiasmo e la passione vengono meno e ci si sente del tutto indifferenti e privi di stimoli rispetto al proprio lavoro.

Consigli per prevenire la sindrome del burnout

La sindrome burnout può essere prevenuta con qualche accorgimento e, soprattutto, assumendo un altro tipo di atteggiamento nei confronti della sfera lavorativa. 

Ecco alcuni tips per imparare a non farsi sopraffare dal carico di stress e impegni:

  • Dedica del tempo a te stesso, alle tue passioni e hobby
  • Impara ad ascoltare i segnali che ti mandano sia il corpo sia la mente
  • Ricorda di "staccare" dal lavoro per riposarti
  • Non chiuderti in te stesso, ma trascorri del tempo con gli amici

Il burnout da smartworking

Alla base del fenomeno del burnout da smartworking possiamo individuare due diversi fattori:

  • l’incapacità o l’impossibilità di disconnettersi dal lavoro;
  • l’incapacità o l’impossibilità di avere orari precisi di attività lavorativa, come in ufficio.

Secondo alcune ricerche recenti, infatti, la giornata lavorativa in smart working dura in media da 1 a 3 ore in più, si fanno più riunioni, anche se in modalità virtuale, e si tende ad essere reperibili anche al di fuori dall’orario di lavoro, rispondendo al telefono o inviando mail.

L’impossibilità di “staccare” dal lavoro e di preservare i propri spazi personali è quindi causa, nel lungo periodo, di un esaurimento delle risorse dell’individuo, che investe troppe energie e non si ricarica mai.

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