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Un’ambasciata del Parlamento della Legalità a San Giovanni Rotondo: momenti di commozione e scambio di doni con l’Arcivescovo Moscone

Il Presidente Nicolò Mannino ha nominato Socio Onorario l’Arcivescovo Moscone da cui ha ricevuto, in segno di stima e affetto, la croce pettorale. Successivamente una delegazione del Parlamento della legalità ha visitato l’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza

Un lungo applauso ha manifestato apprezzamento all'inaspettato gesto di ammirazione e di stima che l'Arcivescovo della Diocesi di Manfredonia, Vieste e San Giovanni Rotondo Mons. Franco Moscone ha espresso nei confronti di Nicolò Mannino, Presidente del Parlamento della Legalità Internazionale, in occasione della presentazione del libro "Profeticamente Scomodi: quando un uomo si sporca le mani. Don Tonino Bello", organizzata dal Lions Club Gargano guidati da Michele Di Maggio.

Don Franco, ricevendo la nomina a Socio Onorario del Parlamento della Legalità Internazionale, ha tolto dal suo collo la croce pettorale e l'ha messa al collo di Nicolò Mannino quale segno di affetto e di stima per quanto sta facendo su territorio nazionale e internazionale nel portare avanti un cammino di cultura e di fede che fa capo al Kerigma del Vangelo.

"Ho sempre apprezzato la croce di legno che richiama quella che portava don Tonino Bello – ha dichiarato Mannino – e quando l'ho vista portare a Don franco ho subito fatto comprendere che era proprio la croce che cercavo. Lui non ha esitato a togliersela dal collo e a donarmela”.

“Manfredonia ha bisogno di testimonianza forti e credibili, del parlamento della legalità internazionale, di Voi", ha chiosato l’arcivescovo.

Dopo il convegno, un’ambasciata del Parlamento della Legalità ha fatto visita all’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza, al quale – durante il convegno è stata consegnata la pergamena dell’Ambasciata della Riconciliazione -.

Nicolò Mannino ha consegnato all'Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo don Franco Moscone l'attestato di nomina. Lo stesso Arcivescovo l'ha poi ufficialmente consegnata fra le mani del direttore generale dell'Ospedale.

“Prossimamente torneremo a San Giovanni Rotondo per porre un segno di fede e di condivisione con chi soffre, poiché il dolore condiviso diventa abbraccio di fraternità e di fede“, ha dichiarato Mannino.

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