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Sabato, 20 Aprile 2024

Nel Foggiano "esperimenti importanti" contro il caporalato. Il prefetto Grassi: "Se esiste, è perché le aziende se ne servono"

Ad un anno dalla terribile strade dei braccianti, in Prefettura si è fatto il punto della situazione delle misure e le azioni da intraprendere per debellare la piaga dello sfruttamento nei campi.

Come prevenire il fenomeno del caporalato? La soluzione, per il prefetto di Foggia, Raffaele Grassi, è semplice. "Far incontrare domanda e offerta di lavoro in maniera legale. E i centri per l'impiego risultano fondamentali".

Ad un anno esatto dalla strage dei braccianti sulle strade di Capitanata, quando 12 lavoratori morirono in un terribile incidente stradale, in Prefettura si è tornati a fare il punto della situazione su un fenomeno che rappresenta una vera e propria piaga del Foggiano. E lo si è fatto radunando allo stesso tavolo forze dell'ordine, sindacati, Regione e associazioni di categoria.

"Ringraziamo la Regione per la foresteria", rimarca il prefetto. "È un primo passo per eliminare le baraccopoli. Nel futuro si cercherà un sito anche in agro di Manfredonia. Inoltre, è la prima volta che i braccianti agricoli prendano un pullman per essere accompagnati sul lavoro. Sono degli esperimenti dell'Anno Zero. Questa stimolazione può produrre effetti di enorme importanza. Se il caporalato esiste è perchè le aziende utilizzano questo metodo". 

Sul punto, però, si registra la posizione di Coldiretti: "I datori di lavoro si trovano impossibilitati ad accedere alle liste di collocamento. Da parte dei dei datori - assicurano - c'è la piena disponibilità a creare lavoro ed accogliere al meglio i lavoratori". Dalla Regione, invece, arriva l'impegno a sostenerele azioni anti-caporalato: in programma altri posti letti (120) tra Poggio Imperiale e Lesina e altri fondi qualora le esigenze dovessero aumentare | IL VIDEO

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