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Il "binomio vincente" sui vaccini in Gran Bretagna. Internista laureata a Foggia: "Ridotti ricoveri e infezioni"

La dottoressa Roberta Forlano all'Adnkronos ha illustrato i risultati provenienti dalle strategie messe in campo dal National Health Service sul fronte vaccino. Dialogo con i medici di base e somministrazione della prima dose a quante più persone possibili

Vaccino anti Covid, il coordinamento con i medici di base è fondamentale per raggiungere in maniera più capillare la popolazione. Lo sostiene la dottoressa Roberta Forlano, internista presso l'Imperial College di Londra e laureata all'Università di Foggia, che ai microfoni di Adnkronos ha illustrato le strategie vaccinali messe in campo dalla Gran Bretagna tra la fine di dicembre e l'inizio di gennaio: "L'aspetto organizzativo potrebbe essere preso da modello anche in Italia. È in atto un grandissimo sforzo vaccinale, il personale medico e paramedico è stato preparato per poter eseguire i vaccini in vari punti, comprese farmacie e medici di base oltre che negli ospedali e hanno dialogato con i medici di base che hanno accesso alle cartelle cliniche dei loro pazienti". 

Sul fronte vaccino, il National Health Service (il sistema sanitario Britannico, ndr) ha adottato una strategia differente, distribuendo la prima dose a quante più persone possibili, piuttosto che fornire due dosi ai soggetti più a rischio. E i risultati, per ora, sono piuttosto incoraggianti: il 30% della popolazione ha già ricevuto la prima dose, e si è già registrato un calo sia nei ricoveri tra gli over 70 sia tra i nuovi contagiati. Risultati ai quali hanno contribuito anche le restrizioni imposte dal governo inglese durante il periodo natalizio. 

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