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In Puglia quasi 11mila dosi ma mancano le grandi strutture vaccinali: "Per immunità ne servono 20mila al giorno"

Il Don Uva di Foggia si candida a centro di distribuzione. Il presidente della commissione Bilancio Fabiano Amati: "Servono grandi centri vaccinali aperti 24 ore al giorno"

10800 dosi anticovid somministrati in Puglia nella 'Fase 1' della campagna di vaccinazione. Nella giornata di ieri sono state effettuate oltre 4mila vaccinazioni. "Sono numeri che danno il senso del grande lavoro portato avanti nelle decine di postazioni impegnate in tutta la regione nelle attività di vaccinazione del personale sanitario e degli ospiti e operatori delle Rsa. Si lavora dalla mattina alla sera per garantire la massima copertura” ha detto l’assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco (leggi qui).

Non è fiducioso il consigliere regionale Fabiano Amati:  “Lo ripeto anche a costo di sembrare noioso. Non riusciremo a mantenere il programma di vaccinazione e raggiungere quindi l’immunità di popolazione, se entro pochi giorni non saranno allestiti grandi centri vaccinali aperti 24 ore su 24, in grado di somministrare quasi 20mila dosi al giorno. È questa un’operazione fattibile ma complessa, non governabile da burocrati seduti alla scrivania e collegati in remoto ma da leader coraggiosi, carismatici e motivatori, impegnati sul campo con la tuta da lavoro”. 

Il presidente della commissione regionale bilancio prosegue: “Se cominciassimo a guardare la questione delle vaccinazioni attraverso i numeri ci sarebbe da spaventarsi, perché i numeri non si fanno massaggiare dalle parole. Per mantenere il programma di vaccinazione di massa in un anno e considerando il tipo di vaccino ad oggi disponibile, bisognerebbe  effettuare circa 6.200 vaccinazioni in provincia di Bari, 3.900 in provincia di Lecce, 3.000 in provincia di Foggia, 2800 in provincia di Taranto, 2.000 nelle provincie di Brindisi e Bat. Il tutto per un totale, circa, di circa 20mila vaccinazioni al giorno, cioè circa 7.200.000 vaccinazioni in un anno, escludendo gli infrasedicenni. 
In questo contesto, l’aspetto logistico è dunque decisivo per raggiungere l’immunità di popolazione nel minor tempo possibile e quindi ridurre al più presto l’ospedalizzazione e le misure di contenimento"

Per Amati "servono dunque grandi strutture, dotate di almeno 50 cubicoli, per fare economia di personale e tempo, poiché la vaccinazione anti-Covid e i suoi imponenti numeri richiedono un veloce ingresso e uscita, ampi spazi di parcheggio esterno e attesa interna (ogni persona vaccinata deve restare in osservazione per almeno 15 minuti) e l’ottimizzazione delle unità di personale e in particolare anestesisti e rianimatori, considerato che gli eventi gravi di reazioni avverse sono rarissimi. E senza dimenticare, ovviamente, che le grandi strutture vaccinali servono pure a evitare che tutta l’attività di prevenzione e vaccinazione ordinaria sia travolta dal Covid, regalandoci alla fine una completa débâcle su tutti i fronti".

A Foggia nella giornata di ieri Luca Vigilante ha messo a disposizione le strutture di Universo Salute, tra cui anche il Don Uva di Foggia (leggi qui).

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