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Il sì del Papa alle unioni civili "è un bellissimo inizio". Arcigay Foggia rilancia: "Matrimonio egualitario vera rivoluzione"

La comunità Lgbt di Capitanata ha apprezzato le parole di Bergoglio ma aspetta di capire in che modo si tradurrà nella pratica questa presa di posizione. "Forse certe famiglie credenti smetteranno di cacciare i figli di casa"

Omnia vincit amor. L'amore vince tutto. Sui social hanno sintetizzato così la svolta storica di Papa Francesco sulle unioni civili per le coppie gay, che ha creato inevitabilmente anche qualche imbarazzo nel mondo cattolico. "Gli omosessuali hanno il diritto di far parte di una famiglia. Sono figli di Dio e hanno diritto a una famiglia". Le dichiarazioni rilasciate nel documentario 'Francesco' presentato al Festival di Roma hanno destato scalpore. 

"Pensare che un Papa possa utilizzare la parola famiglia per riferirsi alle persone omosessuali, ma in generale a lesbiche, trans, bisessuali, è indubbiamente una bella notizia, soprattutto nel nostro contesto". È Alice Rizzi, presidente del comitato provinciale Arcigay Foggia 'Le Bigotte', a commentare le frasi rivoluzionarie di Bergoglio.

"Noi ci interfacciamo costantemente con persone Lgbt credenti ma, soprattutto - e questo è forse il dato più interessante - con persone che hanno problemi in famiglia perché le famiglie sono molto credenti. La questione religiosa è importante soprattutto in territori come il nostro. Sicuramente, oltre a dare molta fiducia alle persone Lgbt credenti darà soprattutto sostegno alle famiglie perché, vedendo giustamente nel Papa una guida, forse smetteranno di cacciare i figli di casa e cominceranno a riflettere. Esiste un gruppo nazionale di genitori di figli Lgbt credenti che hanno raggiunto il Papa con le loro lettere, con le loro storie e credo che questo abbia contribuito molto. I genitori, nel loro ambiente, stanno facendo molto per sensibilizzare il mondo della Chiesa verso queste persone che hanno bisogno della Chiesa e vogliono la Chiesa".

Alice Rizzi va oltre e lancia una provocazione: "La vera rivoluzione sarà il matrimonio egualitario. Questo possiamo dire che è un bellissimo inizio, però adesso vogliamo vedere in che modo si tradurrà nella pratica questa posizione che il Papa ha preso e che noi apprezziamo moltissimo, però, insomma, cominciamo a camminare verso una parità reale, cominciamo davvero ad allargare le maglie di questa definizione di famiglia. Spero che in un futuro prossimo vedremo questi progressi in maniera concreta".

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In Italia, la legge sulle unioni civili risale al 2016. Ma le dichiarazioni di Papa Francesco arrivano nel pieno di un'altra crociata per l'approvazione della legge nazionale contro l'omo-lesbo-bi-transfobia e misoginia. "Sorvolando sull'anacronismo, però è un po' imbarazzante che in uno Stato laico debba essere ancora una volta il Papa a mettere in guardia il governo sulla tutela dei diritti civili delle persone, perché adesso, al di là della benedizione del Papa che per alcuni può essere molto importante, quello di cui questa comunità ha davvero bisogno è la tutela legale e il diritto civile in questo paese. È un po' triste che il Papa faccia una dichiarazione del genere e che però la discussione di questa legge continui ad essere rinviata perché ostacolata da certe forze politiche. Ecco - conclude la presidente del comitato Arcigay di Foggia - magari adesso le parole del Papa hanno smosso qualcosa anche dentro queste forze politiche e forse riuscirà a far discutere questa legge, perché noi ci stiamo provando in tutti i modi".

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