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Sabato, 20 Aprile 2024
Attualità Troia

Troia conferisce la cittadinanza onoraria a 53 bambini nati in Italia: "Nessuno è straniero nella nostra comunità"

Voto unanime lo scorso 31 ottobre. Un atto simbolico che rientra nel solco delle iniziative volte a sollecitare una soluzione normativa nel vuoto legislativo nazionale per i figli di immigrati

Il Consiglio Comunale di Troia ha accolto con voto unanime, lo scorso 31 ottobre, la mozione del consigliere Giuseppe Beccia riguardo il conferimento della cittadinanza onoraria ai bambini stranieri nati in Italia.
Un atto simbolico, un piccolo segno che impegnerà il Comune di Troia a conferire la cittadinanza a 53 minori residenti sul territorio comunale, che, di fatto, rientra nel solco delle iniziative volte a sollecitare una soluzione normativa nel vuoto legislativo nazionale che non concede oggi la cittadinanza italiana ai bambini nati in Italia, solo perché figli di immigrati.


Nessuno è straniero nella nostra comunità” ha sottolineato il sindaco di Troia, Leonardo Cavalieri, continuando “Sulla scorta dei valori di solidarietà ed uguaglianza che sono il collante di quell’unico cuore che è al centro della nostra cittadina, abbiamo accolto e votato all’unanimità la mozione del consigliere di minoranza Giuseppe Beccia, che tengo a ringraziare per la sensibilità dimostrata. È un gesto simbolico, ma denso di significato per tutti noi, per cui credo assuma un valore ulteriore il voto all’unanimità che ha visto approvata la mozione. Viviamo uno dei periodi storici probabilmente più bui della nostra Italia repubblicana, in cui i rigurgiti fascisti, l’intolleranza e la fobia per lo straniero sono gli argomenti preferiti con cui taluni esponenti della politica nazionale affascinano le masse provate dalla crisi economica degli ultimi anni. Non è possibile accettare passivamente simili condotte, non è possibile per una comunità che ha imparato a conoscere il valore dell’uguaglianza dei popoli anche attraverso il prezioso operato dei Padri Comboniani uniformarsi alla deriva xenofoba che pare sia impressa al Belpaese. Chiunque, indistintamente dal colore della pelle, dalla religione o dalla propria provenienza geografica ha uguale dignità e non riconoscere una verità tanto lampante quando si parla di bambini credo sia un affronto allo stesso valore della vita. Siamo umani e pertanto affermiamo con gioia e fermezza che chiunque cresce in Italia è italiano, accogliendo l’invito di UNICEF Italia, di ANCI e della miriade di organizzazioni che ogni giorno si impegnano per una legge di cittadinanza basata sullo Ius Soli”.

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