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Il Teatro dell’Oppresso per combattere la violenza: a Foggia il corso di formazione promosso dal Progetto 'Svoltare'

Il Teatro dell'Oppresso, ideato da Augusto Boal, è un dispositivo di intervento clinico, culturale e sociale utilizzato come strumento per il riconoscimento e l’analisi delle dinamiche interpersonali e sociali di violenza e oppressione

Continuano le azioni sperimentali del progetto SVOLTARE attraverso le quali si intende contribuire a realizzare attività innovative per il nostro territorio, aprendo nuovi orizzonti di partenariato

e di intervento, che facciano emergere l’importanza di un diverso approccio alla violenza di genere.

L’associazione Impegno Donna, capofila del progetto, propone alle operatrici, alle sentinelle ed ai partners di progetto, uno stage altamente formativo per usare il Teatro dell'Oppresso come tecnica di intervento nelle diverse situazioni relazionali, familiari e sociali di difficoltà, conflitto, squilibrio, dominio, oppressione e violenza.

Da oltre trent'anni il Teatro dell'Oppresso, ideato da Augusto Boal, è un dispositivo di intervento clinico, culturale e sociale utilizzato da attivisti, insegnanti, educatori, animatori, psicologi, volontari come strumento per il riconoscimento e l’analisi delle dinamiche interpersonali e sociali di violenza e oppressione oltre che per la elaborazione partecipata e collettiva delle ipotesi di risoluzione del conflitto e di liberazione dai meccanismi di oppressione.

Il metodo formativo dello stage intensivo si basa su un approccio partecipativo che incoraggia il coinvolgimento e la libera espressione dei partecipanti, quale che sia la loro formazione e la loro esperienza, in una logica di liberazione a partire dal basso.

Nello specifico ambito dell’identità di genere, interessante è far emergere e dunque approfondire gli stereotipi generalizzanti della figura della donna, in modo trasversale e longitudinale, mettendo a confronto generazioni diverse.

In modo puntuale, il Teatro dell’Oppresso permette di dare voce e corpo alla violenza che scaturisce dalle rappresentazioni stereotipate, di renderle visibili e di trovare strategie di risoluzione in un contesto collettivo, che è protezione e possibilità di superamento.

Il progetto SVOLTARE prevederà 5 incontri formativi sull'utilizzo delle tecniche del TDO per l'attivazione dei percorsi di uscita e di recupero del sé nei gruppi terapeutici di donne vittime di violenza.

Ed in conclusione, eventi del teatro dell'oppresso con operatrici, cittadine, sentinelle, dove misurarsi con il rischio e le proprie paure, sentirsi partecipi e contribuire alla ricerca di cambiamento.

Il primo incontro si terrà presso le Suore Canossiane in Via Gioberti a Foggia il 14 dicembre dalle ore 11.00, il  15 e 16 dicembre gli incontri avranno inizio dalle 9.00.

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