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Piccoli comuni si spopolano, in 7 nessuno si è candidato. La battaglia dei Monti Dauni partita da Biccari: "Il tempo è sempre meno"

In quasi tutti i comuni della provincia di Foggia si continua a registrare una diminuzione progressiva dei residenti. La battaglia del sindaco di Biccari, Gianfilippo Mignogna e le case da 1 a 20mila euro vendute agli stranieri arrivati da ogni parte del mondo

“Lo spopolamento è il nostro nemico principale, ma non dobbiamo giocare solo dal punto di vista numerico. Chi resta non deve farlo da sconfitto, ma da protagonista, con la voglia di esprimersi nel proprio territorio”. Queste le parole del sindaco di Biccari, Gianfilippo Mignogna, che ha evidenziato come in 7 piccoli comuni dello Stivale, nessuno ha scelto di candidarsi. Qualche anno fa era successo a Faeto.

In altri 217 c’è stata una sola lista e in tanti altri - vedi Alberona e Vieste – la seconda è stato solo un espediente per evitare i rischi sul quorum. “E’ il segno evidente di una difficoltà diffusa. Non sempre “piccolo è bello”. Anzi, nei piccoli comuni spessissimo si fa una gran fatica, si resiste, si lotta a mani nude. E’ ora che questo campanello d’allarme venga ascoltato. Il tempo è sempre meno”.

“Proviamo a reagire al destino di tutti i borghi, cercando di realizzare un progetto di sviluppo locale, anche attraverso la collaborazione con realtà estere. Così da rendere un borgo come il nostro non solo luogo di partenza, ma anche di arrivo, di passaggio e di approdo”. Così parlava il sindaco di Biccari Gianfilippo Mignogna, nel presentare 'Case a Biccari', il progetto sperimentale ideato dall'Amministrazione comunale che prevede la vendita delle abitazioni del centro storico a prezzi competitivi ed economici. Un progetto che ha preso ufficialmente il via lo scorso febbraio, con lo scopo di fronteggiare l'annoso problema dello spopolamento, comune alla quasi totalità dei borghi disseminati lungo lo stivale. Una sfida che il sindaco ha vinto. Le prime case sono state già vendute a stranieri da tutto il mondo, Portoghesi, argentini, russi e tedeschi i primi acquirenti.

In quasi tutti i comuni della provincia di Foggia si continua a registrare una diminuzione progressiva dei residenti. Fanno eccezione sette su 61, di cui quattro appartenenti all’area dei Cinque Reali Siti: sono Stornara (da 5678 a 5742), Stornarella (da 5135 a 5191), Ordona (da 2836 a 2922), Carapelle (da 6576 a 6679), Serracapriola (da 3778 a 3794), Lesina (da 6225 a 6239) e Faeto da 611 a 614 abitanti.

Progressivo è lo spopolamento di Foggia, che in un anno è sceso di 1372 abitanti.

Il Gargano, esteso ad Apricena, Poggio Imperiale e Zapponeta, è l’area della Capitanata con la concentrazione più alta di abitanti: 197.711. Nell’ordine i comuni più popolosi sono Manfredonia, San Giovanni Rotondo e San Nicandro Garganico. Rignano si conferma il comune più piccolo dell’entroterra della Montagna del Sole. I residenti alla Isole Tremiti sono 442.

I Monti Dauni rappresentano l’area del Foggiano con il più alto numero di comuni: trenta in tutto per complessivi 86.461 abitanti. Dai 31858 di Lucera ai 151 di Celle di San Vito.

Sono cinque i comuni dell’Alto Tavoliere: San Paolo di Civitate con 5648 abitanti, San Severo con 48856 (quarto comune della Capitanata), Chieuti con 1566, Torremaggiore con 16643 e Serracapriola con 3794 residenti.

Fa segnare quota 92.503 residenti la zona dei Cinque Reali Siti con Cerignola, il secondo comune della Provincia di Foggia con 55.036 abitanti, appena sette in più di Manfredonia. Poco meno di 17mila gli abitanti di Orta Nova.

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