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Giovedì, 18 Aprile 2024
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La scuola secondo Emiliano sfonda alle Superiori: in dad 9 studenti su 10. "Uscire di casa è sempre un pericolo"

Renziani contro chiedono l'intervento del Governo contro l'ordinanza di Michele Emiliano. Amati (PD): "Atto di discriminazione nei confronti dei ragazzi pugliesi"

Alla riapertura della scuola in presenza, nelle scuole superiori della Puglia soltanto uno studente su 10 ha optato per il ritorno in classe. Un dato molto basso, in contrasto anche con le aspettative, se è vero, come sembra, che molte famiglie premevano per mandare i propri figli a scuola.

Gli stessi che a onor del vero al pomeriggio o alla sera si riuniscono con gli amici, dimenticando in alcuni casi l’utilizzo dei dispositivi di protezione, il distanziamento sociale di un metro e tutta una serie di accortezze per evitare il contagio. Eppure si preferisce restare in quella ‘comfort zone’ dalla quale pare sia diventato difficile, finanche per i genitori, schiodarli.

Il 10% è un dato drammatico. Evidentemente non lo è per Michele Emiliano, che ha perso la battaglia delle scuole d’infanzia, elementari e medie, ma ha vinto, e quasi ne rivendica il merito, quella delle superiori: “Il 90% delle famiglie pugliesi ha lasciato i propri figli in didattica a distanza e credo che questo sia un loro diritto costituzionale. Nel mezzo di una pandemia con uno stato di emergenza, uscire di casa è sempre un pericolo" il commento rilasciato ieri nel corso della trasmissione di Rai uno 'Oggi è un altro giorno'. “Se c'è una alternativa per uscire di casa per fare una attività doverosa come quella di andare a scuola, bisogna consentire alle famiglie di chiedere questa alternativa: l'ordinanza ha solo questo senso rendere effettivo il diritto alla salute".

Chi si oppone alla scuola secondo Emiliano, è il consigliere regionale del PD, Fabiano Amati. Uno che non le ha mai mandate a dire, l’unico in seno alla maggioranza in Consiglio regionale ad aver condotto una battaglia contro i furbetti del vaccino: “La decisione sulla riapertura delle scuole non può spettare alla Regione, né tantomeno alle famiglie. Essa riguarda le competenze statali e lo Stato ha deciso per la riapertura sin da oggi. Continuare con decisioni dal contenuto equivoco, non fondate su particolari condizioni epidemiologiche e con quasi tutte le attività aperte, mi pare un atto di discriminazione nei confronti dei ragazzi pugliesi".

Il presidente della commissione regionale Bilancio e programmazione aggiunge. “Sono amareggiato nel cogliere l'idea di una pubblica amministrazione che si attesta alla massima de-responsabilizzazione, approfittando del consenso suscitato dalle paure dei genitori e degli insegnanti, e dallo spirito dei ragazzi, diretto a evitare differenze di trattamento tra la più impegnativa didattica in presenza e la meno impegnativa didattica a distanza. Mi spiace dirlo, ma il dibattito pubblico e la decisione politica non possono svolgersi in questo modo, estraniandosi dai dati epidemiologici, dal dovere dello Stato di formare e dal diritto dei ragazzi di essere formati. A questo punto spero che i parlamentari pugliesi chiedano al presidente del Consiglio di occuparsi della questione e di assumere ogni iniziativa utile a garantire l'uguaglianza tra i ragazzi pugliesi e i loro coetanei italiani".

Tra i dem, prima di Amati, si era opposto all’ordinanza del governatore della Regione, l’on. Michele Bordo di Manfredonia.

I più agguerriti sono i renziani: “Il governo prenda in seria considerazione il problema della scuola in Puglia, regione nella quale grazie alle ordinanze di Michele Emiliano sono stati molti di più i giorni passati davanti a un video che svolgendo attività in presenza, anche quando questa sarebbe stata consentita" dichiara Gabriele Toccafondi, capogruppo di Italia Viva in Commissione Cultura alla Camera.

“L'appello lanciato da Italia Viva Puglia non può non essere ascoltato da Emiliano. Invece di creare ordinanze, il presidente della Regione si dedichi a creare un sistema di trasporto pubblico che funzioni, un sistema efficiente di tamponi e test rapidi nelle scuole, in modo da permettere a tutti gli studenti pugliesi di tornare nelle classi, invece di continuare a marcire in solitudine davanti a uno schermo. Nel caso in cui Emiliano continuasse imperterrito a derogare alle decisioni del governo sulle riaperture, chiediamo un intervento dell'esecutivo per mettere fine a una situazione che rischia di creare danni formativi profondi" conclude.

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