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Sulla scuola Emiliano non si arrende: "Va garantito il diritto alla Dad. Una valanga di famiglie vuole tenere i figli a casa"

Il presidente della Regione Puglia, ospite della trasmissione Timeline di SkyTg24, ha commentato i contenuti del nuovo Decreto Aprile: "In Francia e Germania le scuole sono chiuse e noi le riapriamo nel pieno della terza ondata"

"Dal mio punto di vista, va garantito il diritto delle persone che vogliono tenere i bambini a casa di avere la didattica a distanza, speriamo che il decreto lo consenta". Lo ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ospite di Timeline, approfondimento pomeridiano di SkyTg24, analizzando i contenuti del nuovo Decreto Aprile.

"Questo non tocca chi deve andare a lavorare e chi purtroppo è costretto a lasciare i bambini a scuola, o sente che ne hanno bisogno, perché è chiaro che ci possono essere anche delle situazioni nelle quali questa didattica a distanza ha sfiancato - ha continuato - Ci sono dei bambini che probabilmente hanno bisogno di andare a scuola per mantenere il loro equilibrio psicofisico ed è giusto che i genitori decidano, a loro rischio e pericolo ovviamente, di mandarli a scuola. Resta il fatto che il numero di genitori che sono stati infettati da bambini asintomatici almeno in Puglia è abbastanza consistente".

In primo luogo, pur non avendo ancora consultato il provvedimento definitivo, ha osservato che "le Regioni non hanno più nessun potere di controllo della curva epidemica. Lo Stato ha totalmente eliminato questi poteri. Era una opzione possibile, perché lasciare nell'incertezza i presidenti delle Regioni su cosa fare era sbagliato: se la curva sale o scende è merito o demerito del Governo, noi purtroppo non abbiamo più la possibilità di incidere su questi meccanismi. Anche sulla scuola questo potere è stato sostanzialmente eliminato. Resta da stabilire se il decreto consentirà una forma di libertà, questo ovviamente non è facile da capire dal punto di vista giuridico senza il testo in mano".

E qui l'interrogativo del governatore: "Che succede a quelle famiglie che per tutelare se stesse o le proprie fragilità di salute preferiscono la didattica a distanza piuttosto che la presenza? Credo che abbia a che fare con la Costituzione questa libertà e il governo ne dovrà tenere conto".

A giudicare dalle sue affermazioni, non condivide la scelta del Governo. "Noi facciamo il contrario della Francia che ieri ha chiuso tutte le scuole considerandole un luogo inevitabilmente pericoloso. Questo non vuol dire che le scuole sono mal organizzate in Italia e io non ho un'idea, anche perché le Regioni non si occupano di scuola, però voglio solo dire che le scuole sono uno degli elementi fondamentali per controllare la curva. In Germania sono chiuse, in Inghilterra sono state chiuse fino a che non hanno vaccinato un bel po' di gente. Noi nel pieno della terza ondata stiamo aprendo, seppur non tutte, le scuole dagli asili nido alla prima media, se ho capito bene".

Rispetto al filo diretto nelle chat delle mamme, stando alle sue dichiarazioni, l'esperimento ha funzionato. "Abbiamo deciso di fare un brainstorming generale, devo dire utilissimo perché ci sono tante situazioni di famiglie che devono mandare i figli a scuola perché purtroppo non esistono assegni babysitter, congedi parentali, e quindi per andare a lavorare questi bambini dove li devono lasciare? Aggiungiamo che ci sono anche tanti bambini che soffrono davanti al computer e anche questa condizione va gestita, ma ci sono una valanga di famiglie che preferiscono tenerli a casa. E il dialogo, avere cognizione del contesto nel quale prendi la decisione e far comprendere anche la sofferenza di ogni decisione che prendiamo, è importantissimo".

Il presidente della Regione Puglia ha commentato anche il bollettino epidemiologico odierno. "Noi in Puglia purtroppo abbiamo oggi il record in assoluto di contagi nonostante la zona rossa rafforzata, perché c'è ancora una intensità di rapporti umani e peraltro questa variante inglese ha un tempo così rapido di incubazione che il tracciamento è saltato completamente, non serve più a niente".

Ai cittadini l'appello ad autogestirsi, senza invocare necessariamente maggiori controlli. "Vi prego di comprendere che anche solo andare a fare gli auguri a una persona cara può essere un atto che può determinare una catastrofe". E poi Emiliano ha aggiunto: "Noi abbiamo quadruplicato i posti in ospedale però, anche con le migliori cure possibili, ad un certo numero di contagi corrisponde un certo numero di morti. Quindi durante queste feste bisogna ridurre ogni occasione di incontro: le messe si possono seguire in tv, si possono fare per telefono tutti gli adempimenti che è possibile fare di persona. Evitatelo perché tanto nessuno è in grado di multarvi, parliamoci chiaro. Non pretendente dallo Stato ciò che voi stessi poi non siete in grado di fare da soli".

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