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Al via gli scavi nella grotta-santuario di Venere Sosandra, a Vieste: "Ritrovato in due saggi il fondo originario"

La campagna di scavo è sostenuta da finanziamenti derivanti da fondi universitari, con un contributo del Comune di Vieste. Le ricerche sono condotte dalle università di Bari e Foggia, con l'associazione Asso di Roma e con la collaborazione del Comune di Vieste

E' partita oggi la seconda campagna di scavi nella grotta-santuario di Venere Sosandra, sull’isola di Sant’Eufemia, a Vieste.

Le attività programmate dagli archeologi e studiosi delle Università di Foggia e Bari, con l'associazione Asso di Roma, stanno portando già i primi frutti: "Ritrovato, nei due saggi, il fondo originario della grotta, circa un metro al di sotto del pavimento realizzato nel '900 al momento della trasformazione in cantina", ha annunciato poco fa l'archeologo Giuliano Volpe, già rettore UniFg e ora docente dell'ateneo barese.

A Vieste si scrive la storia del Santuario di Venere Sosandra: al via la campagna di scavi sull'isola di Sant'Eufemia 

Quella in corso fino al prossimo 18 luglio è una breve campagna di scavo, della durata di una settimana, che segue una prima indagine effettuata nel 2019, quando furono censite tutte le iscrizioni presenti nella grotta, una cavità ipogea di formazione carsica, che fu prima un santuario pagano dedicato a Venere Sosandra, protettrice del mare e dei marinai; poi un santuario cristiano. In ogni caso, nel volgere dei secoli, la grotta è rimasta punto di riferimento dei marinai che seguivano la tratta adriatica, dal sud della Puglia verso il nord.

La campagna di scavo è sostenuta da finanziamenti derivanti da fondi di ricerca universitari, con un contributo del Comune di Vieste. In particolare, con l’amministrazione comunale si intende avviare un progetto di valorizzazione del patrimonio storico e archeologico, a partire dal virtual tour del santuario e della grotta che permetterà a turisti e non solo di conoscere un luogo diversamente di difficile accesso.

Le ricerche sono condotte dall’Università di Bari (con Giuliano Volpe) e dall’Università di Foggia (con Danilo Leone, Maria Turchiano, Giuliano De Felice e Valentino Romano), in regime di concessione di scavo del Ministero della Cultura e della Soprintendenza ai Beni Archeologici delle province Foggia – Bat, con la collaborazione del Comune di Vieste e con il prezioso supporto dell'associazione Asso di Roma (con gli speleologi e archeosub Mario Mazzoli, Bernardino Rochi, Marco Vitelli).

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