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San Nicandro piange la scomparsa di Nonno Nazario, fu bracciante e attivista nella lotta per la bonifica dei terreni

All'età di 104 anni si è spento Nazario Cataluddi: era uno degli uomini più longevi d'Italia. A darne notizia è lo SPI Cgil Foggia, il Sindacato dei Pensionati che, due anni fa, al “nonno” sannicandrese aveva consegnato una targa premio per celebrare un suo tesserato ultracentenario

Si è spento alla veneranda età di 104 anni Nazario Cataluddi, di San Nicandro Garganico, uno degli uomini più longevi d’Italia. A darne notizia è lo SPI Cgil Foggia, il Sindacato dei Pensionati che, due anni fa, al “nonno” sannicandrese aveva consegnato una targa premio per celebrare un suo tesserato ultracentenario, con tanti anni di lavoro e di impegno all’attivo. “Vogliamo ricordare Nazario perché per noi è stato un esempio positivo”, ha dichiarato Franco Persiano, segretario provinciale dello SPI Cgil Foggia. La storia di Nazario Cataluddi iniziò il 25 maggio del 1915, quando nacque a San Nicandro. Bracciante agricolo sin da giovanissimo, s’impegnò al fianco degli altri braccianti nelle lotte per la bonifica dei terreni nell’area della laguna.

“A quei tempi, lottare per diritti e sviluppo non era affatto una cosa semplice e scontata, significava correre dei seri rischi anche per la propria incolumità”, ha aggiunto Persiano. Due anni fa, quando all’ultracentenario sannicandrese si chiedeva quale fosse il segreto della sua longevità, lui rispondeva con parole semplici ma piene di significato: “mi nutro di cose buone e genuine, cercando di evitare gli alimenti ricchi di grassi e di zuccheri; mi piace camminare, in modo da tenermi sempre in movimento e quando sto a casa cerco di leggere il più possibile, di informarmi, così da tenere allenata e attiva anche la mente”. Negli ultimi anni, lo SPI Cgil Foggia ha premiato numerosi ultracentenari, donne nella maggior parte dei casi. “Abbiamo premiato quelle persone per dare il giusto rilievo a esempi di vita che esprimono valori importanti come il lavoro, l’impegno politico e sindacale, il senso di appartenenza a una cultura contadina che ha fatto la storia della provincia di Foggia, contribuendo alla lotta per l’emancipazione dei lavoratori e delle lavoratrici”, ha dichiarato Persiano. “Se fosse stato ancora vivo, certamente Nazario avrebbe partecipato con noi all’iniziativa che venerdì 6 marzo terremo proprio nella sua amata San Nicandro Garganico: le nuove piante d’ulivo che metteremo a dimora nell’ambito del progetto Piantiamo il Futuro saranno dedicate anche alla sua memoria. A nome dello SPI Cgil, esprimiamo il nostro cordoglio e la nostra vicinanza ai familiari di Nazario e a quanti gli hanno voluto bene. Ciao Nazario”.

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