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"È diventato un narcoterritorio nel silenzio della politica", Roberto Saviano sul Gargano: "Qui c'è una mafia potentissima e poco raccontata"

Il commento del giornalista ospite a Vieste nell'ultima giornata del festival 'Il libro Possibile': "Chi racconta il Gargano cerca di tenere tutto sotto una cappa di normalizzazione, dal problema dei migranti alla criminalità"

"La mafia garganica è potente e 'sotto-raccontata'. In una serata come questa in cui c'è possibilità culturale in queste terre c'è una forma di resistenza, sono felice di essere qui". Roberto Saviano, è stato ieri ospite nell'ultima serata del festival 'Il libro possibile' dedicata al tema della giustizia, durante la quale ha presentato il suo ultimo libro 'Gridalo'.

"Chi racconta il Gargano cerca di tenere tutto sotto una cappa di normalizzazione, dal tema dei migranti alla criminalità, o il fatto che queste terre abbiano creato continue batterie di rapinatori. Qui vicino ci sono porticcioli che portano l'erba montenegrina e albanese in tutta Europa.

Stanno facendo diventare il Gargano un narcoterritorio, non nel silenzio della società civile, ma della politica che se ne fotte da un lato e dall'altro non vuole far sentire l'emergenza temendo l'opinione politica nazionale".

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