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Martedì, 23 Aprile 2024
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A Foggia disservizi nella raccolta dei rifiuti: "La città è sporca". Fiore reclama fototrappole e sanzioni

Il consigliere comunale del Gruppo Misto segnala lacune nel servizio e sollecita il Comune a effettuare un rigoroso controllo dell’efficienza e chiamare l'Amiu ad un maggiore impegno nell’adempimento dei  propri compitiì

"L’amministrazione deve impegnarsi di più per esigere dall’Amiu un servizio più efficiente e puntuale al fine di garantire l’igiene urbana e il decoro dell’ambiente cittadino". È la sollecitazione del consigliere comunale del Gruppo Misto Alfonso Fiore che denuncia lacune nel servizio di raccolta dei rifiuti urbani. "Non basta 'scaricare' la responsabilità sempre e solo allo scarso senso civico dei Foggiani: quello deve essere adeguatamente perseguito, ma non può giustificare lo spettacolo indecente offerto dalle nostre strade".

Segnala disservizi soprattutto nelle periferie. "Molte lamentele ci sono giunte dal Villaggio Artigiani, in cui spesso si nota l’assenza della raccolta per diversi giorni consecutivi, con il conseguente accumulo di immondizia che trabocca da cassonetti e bidoni - spiega il consigliere Fiore - Ma la stessa disfunzione viene rilevata dagli abitanti di quartieri come i Rioni Biccari, Candelaro e Martucci e i quartieri Macchia Gialla, San Lorenzo e Cep, le borgate rurali".

A preoccupare non è solo l'accumulo serale, dettato dagli orari di conferimento. Nei quartieri oggetto della segnalazione, si sono verificati ripetuti casi di cassonetti non svuotati per diversi giorni consecutivi. E immediatamente dopo lo svuotamento, spesso, restano attorno ai cassonetti residui sparsi. "Il fenomeno appare particolarmente sgradevole in relazione ai rifiuti ingombranti che si vedono immancabilmente permanere abbandonati per più giorni prima di essere finalmente ritirati dall’Amiu: è chiaro che questo dipende in parte dall’inciviltà dei cittadini che non si rivolgono all’apposito servizio messo a disposizione dall’azienda, ma è altrettanto palese che gli addetti, se fossero tempestivamente allertati dai colleghi che effettuano il quotidiano svuotamento dei cassonetti potrebbero intervenire immediatamente ed evitare questo spettacolo indecoroso per le strade urbane, che si verifica anche nei quartieri del centro cittadino".

Il consigliere si sofferma anche sulla pulizia di marciapiedi e sedi stradali, che "latita da tempo", come mostra l’accumulo delle foglie cadute dagli alberi e dalle cartacce trasportare dal vento. "Così come rimane irrisolto l’abbandono illecito di inerti sui tratturelli che partono dai sobborghi cittadini. Se non bastasse, anche se magari la competenza specifica è di altro ufficio comunale, le erbacce – in alcuni casi, vere e proprie floride piante che prosperano da anni - che infestano i marciapiedi e le crepe dell’asfalto, vegetano in tutta la città senza che nessuno si preoccupi di tagliarle: l’ultimo intervento in tal senso, limitato e niente affatto risolutore, risale ai mesi immediatamente precedenti le elezioni del 2019".

A metà luglio del 2019, ricorda Fiore, il sindaco annunciò una vera e propria task force di agenti in borghese per sanzionare chi non rispettava le regole ed espresse l'intenzione di installare le cosiddette 'fototrappole'. "Di tutto questo, finora, non c’è traccia - lamenta Fiore - mentre occorre sottolineare che in altre città della nostra provincia il sistema è stato attuato e sta dando buoni frutti, sia per individuare i trasgressori che per scoraggiare le violazioni. È evidente che i problemi non si risolveranno da soli e che l’Amministrazione deve far seguire alle promesse i fatti. Il Comune, soprattutto, deve effettuare un rigoroso controllo dell’efficienza del servizio svolto dall’Amiu e chiamare l’azienda ad un maggiore impegno nell’adempimento dei  propri compiti. Se questa non sarà in grado di garantire per gli spazi urbani pulizia e condizioni dignitose, ai fini della sicurezza e della sanità pubblica, sarà opportuno riconsiderare l’opportunità di sottoscrivere il vero contratto di servizio con la società barese, dato che il rapporto tra le parti è regolato da un atto provvisorio risalente al 2013 finora rinnovato in deroga, se non proprio di vagliare un nuovo affidatario".

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