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Corsa contro il tempo, docenti in attesa del test e dirigenti in difficoltà: "Sarà un anno scolastico difficilissimo"

Il punto di Angelo Basta, segretario generale Flc Cgil di Foggia. Docenti reticenti agli screening sierologici? "Smentisco. C’è attesa e volontà"

Se l’anno scolastico si è concluso nel caos e nello spaesamento, dopo mesi di didattica a distanza, quello che è ormai alle porte non sarà da meno. Nonostante i buoni propositi, infatti, di punti fermi - dal punto di vista dell’organizzazione della didattica, della gestione degli spazi e delle risorse, delle procedure per garantire sicurezza - ce ne sono davvero pochi.

I documenti ufficiali, quelli che dovrebbero fare da 'bussola' per i lavoratori della conoscenza, risultano ancora lacunosi circa esigenze specifiche e scenari possibili. Incertezze e difficoltà che non risparmiano gli istituti scolastici foggiani, impegnati in una estenuante corsa contro il tempo per adeguarsi alle necessità che l’epoca Covid impone. Il primo banco di prova sarà quello dei corsi di recupero, in attesa del fatidico primo giorno di scuola. Il punto di Angelo Basta, segretario generale FLC Cgil Foggia.

Segretario Basta, ad oggi qual è la situazione?

Oggi, 1° settembre, inizia ufficialmente il nuovo anno scolastico 2020/2021 ed e è assurdo trovarsi ancora in una situazione che di chiaro ha ben poco. Da marzo avevamo chiesto al Ministero un confronto per poter affrontare, per tempo, le prevedibili criticità e poter partire con idee e soprattutto con protocolli chiari per ogni ordine e grado di scuola. Ad oggi, invece, abbiamo disposizioni ancora imperfette ed in attesa di ulteriori definizioni: basta leggere questi documenti per capire la genericità delle regole. Le raccomandazioni fornite non rappresentano ad oggi un esaustivo supporto normativo per chi deve assumersi la responsabilità di riaprire la frequentazione in presenza e in sicurezza per gli alunni e per il personale scolastico tutto. E, in tutto ciò, i dirigenti scolastici - su cui ricadono le responsabilità - sono in evidente difficoltà, perché non sono sostenuti da una normativa chiara ed esaustiva.

Quali sono le problematiche e le criticità riscontrate negli istituti foggiani?

Purtroppo molti dei problemi relativi alla ripartenza non sono ancora risolti e dal Ministero non pervengono né indicazioni operative chiare né soluzioni efficaci ai tanti problemi organizzativi che le scuole stanno affrontando per far fronte all’emergenza sanitaria. Anche sul piano sindacale, nonostante gli impegni assunti esplicitamente con il ‘Protocollo nazionale sulla sicurezza’, non arrivano risposte riguardo alle numerose questioni da risolvere: dalla regolazione della didattica a distanza al lavoro agile, dalla sicurezza alle questioni relative ai lavoratori ‘fragili’. Per di più, alle scuole della nostra provincia i banchi singoli non sono ancora arrivati, e difficilmente arriveranno a breve. Fino a ieri sera, il ministro parlava di 'mascherine sì' e 'mascherine no'. Inoltre, i lavori strutturali per la separazione degli ambienti scolastici, di competenza degli enti locali, non sono stati fatti e i dirigenti si stanno attrezzando da soli.

Angelo Basta FLC Cgil-2

Cosa prevede il protocollo?

La sottoscrizione del documento prevede l’attivazione delle relazioni sindacali a livello di scuola per dare piena attuazione alle misure sanitarie contenute nel ‘Documento tecnico sull’ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive nel settore scolastico’ trasmesso dal Comitato Tecnico Scientifico.

Ovvero?

Mi riferisco, ad esempio, alle nuove misure di pulizia, di igienizzazione e di prevenzione (definire cronoprogramma da eseguire per i locali destinati allo svolgimento delle attività didattiche e laboratoriali, androne, corridoi, palestra, spogliatoi, bagni, uffici), l’organizzazione dei locali scolastici per lo svolgimento delle varie attività didattiche o collegiali, l’eventuale scaglionamento orario degli ingressi e delle uscite, con percorsi differenziati. Ancora, le misure per la vigilanza sanitaria per quanto compete alla scuola, individuare il referente scolastico per Covid-19 che dovrà interfacciarsi con il Dipartimento di Prevenzione, e predisporre nel contempo un ambiente dedicato all’accoglienza e isolamento di eventuali soggetti (studenti, personale scolastico) che dovessero manifestare una sintomatologia riconducibile a Covid-19. Ultimo ma non ultimo, le modalità e tempistiche per lo svolgimento delle attività di recupero per gli alunni.

Parliamo di medicina del lavoro. Come si approcciano i docenti agli screening sierologici? 

Non abbiamo ancora stime ufficiali in tal senso. Ma in merito alle notizie che circolano in questi giorni, secondo le quali il personale scolastico non vorrebbe effettuare il test sierologico (o che quantomeno ci sia questa tendenza), posso categoricamente smentire ed affermare il contrario: da ormai una settimana ricevo centinaia di chiamate di lavoratori che vogliono effettuare il test ma non possono ancora farlo perché in attesa che vengano predisposti i kit dai medici competenti. Ma c’è attesa e volontà.

Cosa dobbiamo quindi aspettarci?

Ci aspetta un anno scolastico difficile, dove solo se ogni soggetto agirà con la massima professionalità e senso di responsabilità, in uno spirito di condivisione e piena partecipazione, la comunità educante riuscirà a dare risposte efficaci. Ecco, serve questo percorso, quello inverso rispetto a chi invece dall’alto gioca a scaricare responsabilità.

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