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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Costruttori di Gentilezza, l'onda delle buone pratiche per riscattare la Capitanata: "Speriamo di essere in tanti"

Alessandra Matarante, vicesindaca di Lesina, spinge le amministrazioni comunali ad unirsi all'onda gentile in vista della candidatura a 'Capitale della Gentilezza'. "Crediamo fortemente in questo progetto"

Sono attualmente sette (San Severo, Lesina, Apricena, Torremaggiore, San Paolo di Civitate, Casalvecchio di Puglia e Sant'Agata di Puglia) i comuni della Capitanata che hanno aderito alla prima rete territoriale delle comunità Costruttrici di Gentilezza. L'atto costitutivo è stato firmato lo scorso 25 maggio. In ogni Comune aderente, il sindaco conferisce la delega alla Gentilezza a un consigliere o a un assessore. La rete prevede incontri periodici, organizzati a rotazione dai Comuni aderenti, durante i quali l'Assemblea ospitante promuove una buona pratica di gentilezza. 

La mission del progetto, infatti, è far crescere lo spirito di comunità attraverso l'esercizio di buone pratiche, che si basano sul rispetto verso il prossimo e la cosa pubblica, nonché attenzione verso le persone che soffrono (come i malati o le persone sole) o in difficoltà (disabili, anziani, persone rimaste senza lavoro, genitori separati con figli). 

Tre le riunioni fin qui svolte dalla rete provinciale di Foggia, l'ultima della quali – tenutasi tre giorni fa – a Lesina. Al termine dell'incontro è stata proposta la realizzazione dei giardini della gentilezza (da una idea dei ragazzi del consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze di Lesina), ovvero delle aree verdi che i ragazzi cureranno e custodiranno insieme agli anziani dei centri comunali. La più plastica dimostrazione dell'attenzione verso il prossimo, ma anche verso la cosa comune. Non si tratta della prima iniziativa nel comune di Lesina, dove nei mesi scorsi sono state inaugurate le casette di 'book crossing' (ovvero la pratica dello scambio di libri). 

“Il progetto può far sorridere qualcuno, ma abbiamo compreso la sua importanza, perché consente alle amministrazioni di collaborare con le associazioni e le scuole, stimolando le buone pratiche e quei piccoli gesti che educhino i più piccoli alla gentilezza”, spiega Alessandra Matarante, vicesindaca di Lesina e assessora alla Gentilezza. “Abbiamo notato che i ragazzi sono piuttosto attenti a certe tematiche, dobbiamo riuscire ad accompagnare i loro passi, istituzionalizzando delle figure alle quali rivolgersi e con cui collaborare”. 

Dopo la costituzione e i primi incontri, la Rete punta ad allargarsi e a coinvolgere la maggior parte delle amministrazioni, alcune delle quali, evidentemente, non hanno ben chiari i vantaggi che l'adesione al progetto garantirebbe: “La rete può tirare dentro anche insegnanti, allenatori sportivi, pediatri e tutte le figure che hanno a che fare con la crescita dei ragazzi”. 

Il primo obiettivo, dunque, è vincere lo scetticismo di alcuni. Oltretutto, solo una rete che si estenda dal Gargano ai Monti Dauni, passando per il Tavoliere, consentirebbe di perseguire uno dei prossimi obiettivi: “Vorremmo candidarci a diventare capitale della Gentilezza, perché la nostra provincia ha bisogno di riscattare la propria immagine e di non essere più alla ribalta solo per le notizie di cronaca nera. Questo è un territorio in cui le buone pratiche sono tante e quotidiane, una comunità fatta di persone per bene. È il messaggio che vorremmo venisse veicolato”, puntualizza la Matarante. 

Sulle difficoltà riscontrate da alcuni comuni ad aderire alla Rete della Gentilezza, Alessandra Matarante prova a rassicurare i colleghi amministratori: “L'idea di un nuovo assessorato può stranire, ma le azioni che promuoviamo hanno costi bassissimi. Sono piccole iniziative che non necessitano di cospicue risorse e che, inoltre, prevedono la collaborazione con il mondo delle associazioni. Si tratta soltanto di istituzionalizzare la Gentilezza affinché diventi un esercizio quotidiano all'interno della comunità. Tutti vi possono partecipare, anche i Comuni in difficoltà economiche. Inoltre, la delega può tenerla il sindaco stesso ed essere lui l'ambasciatore”. 

“L'idea principale – aggiunge la Matarante – è quella di informare meglio sulle attività della rete, far comprendere che questo assessorato, di grande importanza formale, diventa sostanziale nel momento in cui si stabilisce una interlocuzione costruttiva con associazioni, scuole, educatori. Quello che può sembrare una delega su carta, può invece rappresentare una svolta. Perché la gentilezza si può praticare in tutto quello che si fa, non è di certo settoriale. Occorre sdoganare l'idea che un assessorato possa funzionare solo con un grosso portafogli”. 

In tal senso, Lesina rappresenta un concreto e virtuoso esempio: “Quando installammo le casette per lo scambio dei libri all'interno del parco giochi eravamo un po' preoccupati dall'idea di non trovarla più dopo pochi giorni. Invece, non solo le casette sono ancora lì e i libri presenti sono stati presi, ma ne abbiamo trovati di nuovi. Significa che l'idea è piaciuta, ha funzionato. La comunità a volte ha solo bisogno di essere stimolata”.

Ma sono diverse le iniziative promosse sotto il simbolo della gentilezza, come gli spazi giochi, le panchine viola o il Matrimonio della gentilezza che prevede una cerimonia matrimoniale più calorosa per gli sposi che hanno scelto il rito civile. 

Il prossimo incontro si svolgerà a Casalvecchio di Puglia: l'occasione per interloquire con i comuni limitrofi (a cominciare da Castelnuovo della Daunia e Casalnuovo): “Abbiamo iniziato a prendere contatti, sperando che la volontà di partecipare si diffonda presto anche tra gli altri comuni. Più siamo, più questo progetto assume importanza”. Tra questi, per ovvie ragioni, non ci sarà Foggia, ma il comune capoluogo sarà senz'altro coinvolto in futuro: “È questione di mesi, poi ci interfacceremo con la futura amministrazione. Foggia dovrà avere il ruolo che merita, soprattutto perché il progetto nasce dall'idea di riscattare l'immagine del nostro territorio. Vogliamo dimostrare che c'è tanto altro e che quell'altro va illuminato con un faro più potente”

E chissà che fino ad allora, la Rete non inglobi molte più realtà della provincia, condizione essenziale per tentare la candidatura a capitale della Gentilezza: “Per il 2023 non ce la faremo. Siamo nati da poco e abbiamo bisogno di diramare il messaggio. Per il 2024 l'interesse c'è, insieme alla volontà di mettere in campo azioni reali che ci conducano a questo obiettivo. Speriamo di essere in tanti. Possiamo farlo tutti e possiamo farlo insieme. Ma non è la candidatura che ci spinge a ricercare nuove collaborazioni, quanto il fatto che noi crediamo fortemente in questo progetto”. 

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