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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Foggia ospita il Rainbow River Festival: un fiume d'orgoglio in attesa del Puglia Pride

Sarà un fiume d’orgoglio in attesa del Pride del 10 giugno con un unico obiettivo quello di lanciare il messaggio di inclusione sociale

Il Rainbow River Festival è alla prima edizione e si propone come primo festival di cultura Queer della città di Foggia e provincia. Un festival che apre le porte a tutt*, senza distinzioni e senza pregiudizi. Attraverso performance, talk e music live che, con il contributo di numerosi e importanti ospiti della comunità LGBTQIA+ e friendly, daranno con le loro storie e la loro arte un messaggio di libertà per la nostra intera comunità. Sarà un fiume d’orgoglio in attesa del Pride del 10 giugno con un unico obiettivo quello di lanciare il messaggio di inclusione sociale e ribadire quanto sia importante manifestare i propri diritti e l’amore per sé stess* attraverso la cultura! Il logo riassume un po' lo scopo: tante piccole gocce, anche se diverse, che formano un fiume, un fiume d’orgoglio per l’appunto.

5 GIUGNO: La prima serata si apre con 'Pride: storie d'orgoglio', con la performance teatrale 'Seven', giovani che ritrovano la gioia essere unici e liberi e la presentazione del libro 'La Stranizza', un romanzo di Valerio La Martire che racconta la storia di Nino e Marco, due ragazzi siciliani che loro malgrado hanno tracciato una linea nella storia dei diritti umani in Italia. E ancora, Stand up comedy di Letizia Amoreo, che porterà nel lato oscuro dell’arcobaleno e con Giorgio Bozzo si farà un punto storiografico del movimento LGBTQIA+, approfondendo sull’importanza del Pride e proiettando il documentario per ricordare lo storico Foggia Pride del 2015. Si chiuderà la serata con il concerto live dei Fanoya.

6 GIUGNO: Seconda serata, in cui si raccontano 'Questi corpi'. Si tratterà il tema del corpo, sessualità e generazione Z e lo faremo con la presentazione del libro 'Frenesia' di Flavio Nuccitelli, un romanzo di formazione. Appuntamento anche con Bryan Ceotto, attivista social e Marta Rohani, formatrice, psicologa e delegata alla scuola nella Segreteria Nazionale di Arcigay, per uno spunto sulla generazione Z e il rapporto con il proprio corpo. Infine, non mancherà la musica con l’apertura del festival di Ethan, giovane artista queer che con la sua voce limpida e potente incanterà il pubblico la chiusura della serata con la talentuosa cantante Adriana Le’.

7 GIUGNO: Terza e ultima serata con 'Cultura Queer che show!'. Un'occasione per scoprire come lo spettacolo e la comunicazione inclusiva aiutano a emergere e amare sé stessi con il contributo dell’arte de La Trape, performer Drag che ha saputo raccontare sé stessa attraverso il trasformismo, insieme a Ella Bottom Rouge, Stefano Protopapa e Diego Passoni per parlare dell’importanza dei messaggi che la comunicazione e lo spettacolo possono fornire al pubblico come strumento per l’inclusività Queer e trattare la tematica Queerness. Protagoniste, poi, le ragazze di “Brave Mai”, il primo podcast sul sesso tra donne che raccontano in prima persona, in maniera ironica e spudorata e che cercano di sfatare tutti i luoghi comuni e gli stereotipi che ruotano intorno al piacere femminile. Si affronterà inoltre il tema dell’identità, memoria, sessualità e giustizia sociale con l’antropologa visuale Elettra Gotti e di quanto è importante il mezzo della comunicazione visiva. Si chiuderà il festival con il concerto di Lamo, cantautrice e musicista che in passato ha collaborato con Max Gazzè e Bugo.

Tavola disegno 1 copia 3-100

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