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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Educazione di qualità: il progetto ‘RiGenerAzioni’ tra le buone pratiche di comunità educanti a livello nazionale

Al convegno nazionale organizzato da ‘Impresa Sociale Con I Bambini‘ e promosso da Asvis, ci sarà anche il presidente dell’Aps Sacro Cuore Massimo Marino, responsabile del progetto RigenerAzioni

Assicurare un’istruzione di qualità, equa, inclusiva, e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti. E’ il gol numero 4 dell’Agenda per lo sviluppo sostenibile. Un tema globale (750 milioni gli adulti analfabeti nel mondo, due terzi dei quali sono donne) che interessa anche il nostro paese. In Italia permangono forti disuguaglianze tra le regioni, dovute al divario del Sud rispetto alla media nazionale, evidente per la quota di laureati tra i 30-34 anni (21,6% nel Mezzogiorno, rispetto alla media nazionale del 26,9%) e per l'uscita precoce dal sistema di formazione che si attesta al 18,5% rispetto alla media italiana del 14%. In questo contesto si insinua un fenomeno spesso invisibile.

La povertà educativa minorile interessa ancora troppi bambini e ragazzi. Si tratta di un fenomeno multidimensionale, frutto del contesto economico, sanitario, familiare e abitativo, non è solo legata alle cattive condizioni economiche, ma è povertà di relazioni, isolamento, cattiva alimentazione e scarsa cura della salute, carenza di servizi, di opportunità educative e di apprendimento non formale. La povertà educativa investe anche la dimensione emotiva e quelle della socialità e della capacità di relazionarsi con il mondo e incide, di fatto, sul futuro del paese e riguarda dunque anche la dimensione più generale dello sviluppo. La povertà educativa investe anche la dimensione emotiva e quelle della socialità e della capacità di relazionarsi con il mondo. La povertà educativa minorile incide, di fatto, sul futuro del paese e riguarda dunque anche la dimensione più generale dello sviluppo. Ecco perché è necessario porre attenzione al tema della povertà educativa, mettere al centro il minore e promuovere il valore della comunità educante. In questa fase di ripartenza, è auspicabile bilanciare l’attenzione dall’hardware (banchi e spazi, per esempio) al software che serve affinché nessun bambino rimanga indietro, e dunque alle persone, alle relazioni e alle opportunità necessarie. Il titolo “Imparare con i bambini”, che rimanda ad un concetto di circolarità del processo di apprendimento, è anche un invito a volgere lo sguardo sull'attuale situazione sociale.

Di questo e molto altro si parlerà in occasione dell’appuntamento on line, organizzato da Con I Bambini nell’ambito del festival dello sviluppo sostenibile promosso da Asvis, che si terrà il 9 ottobre dale 10 alle 11:30 su www.conibambini.org.

 All’incontro parteciperanno: Enrico Giovannini, portavoce Asvis; Marco Rossi-Doria, vicepresidente Con i Bambini; Giovanna Dessì, associazione Casa Emmaus per il progetto I giardini possibili; Massimo Marino, Presidente APS Sacro Cuore per il progetto RiGenerAzioni; Maria Teresa Tancredi dirigente scolastico “I.C. Dante Alighieri” di Sapri per il progetto Movi-menti.   Concluderà i lavori Stefano Buffagni, Viceministro allo Sviluppo economico e presidente del Comitato di indirizzo strategico del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Modererà l’incontro Sara De Carli, giornalista di Vita.

Dal 2016, Con i Bambini seleziona progetti che offrono opportunità di crescita a centinaia di bambini e ragazzi in tutta Italia. Quasi mezzo milione di minori raggiunti con oltre 350 iniziative sostenute grazie al Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che si pongono l’obiettivo di fare luce sul futuro dei più piccoli, migliorando l’offerta educativa attraverso percorsi che coinvolgono l’intera “comunità educante” nella crescita e formazione di ogni individuo. Partendo da queste bune prassi e con la consapevolezza delle evoluzioni imposte dall’emergenza sanitaria oltre che dalle criticità strutturali, l’incontro sarà un’occasione per riflettere sulla necessità di un passaggio da un’istruzione di qualità, dimensione prettamente scolastica, ad un’educazione di qualità, che non si esaurisce con la scuola ma include tutta la comunità educante: organizzazioni di terzo settore, enti pubblici e privati, famiglie, gli stessi ragazzi.

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