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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Ospedale - Parco San Felice / Via Luigi Rovelli

La recinzione non era autorizzata. Il Comune su Parco San Felice: "Asd Rovelli riveda anche il progetto"

L'annuncio dell'assessore Sergio Cangelli: "L'associazione ha iniziato i lavori di recinzione senza le dovute autorizzazioni rilasciate dagli uffici competenti, così come prevedeva la stessa determina dirigenziale"

Si ritorna a parlare di Parco San Felice e della ristrutturazione del campo di calcetto e della riqualificazione di un'area di quasi un ettaro, affidate alla Asd Rovelli. Sull'iter che ha portato all'assegnazione sono emerse diverse criticità, evidenziate anche dai consiglieri comunali del Partito Democratico, che hanno formalizzato una diffida nella quale si chiedeva la revoca immediata della concessione per la gestione dell'impianto. Ad accrescere i malumori, anche la recinzione posta attorno all'area interessata. 

Una recinzione che dovrà essere rimossa, perché i lavori sono iniziati senza le dovute autorizzazioni. Ad annunciarlo è l'assessore Sergio Cangelli: "In riferimento alla questione relativa alla concessione del campo di calcetto di Parco San Felice, su sollecitazione dei presidenti e dei componenti di tutte e tre le Commissioni consiliari, ho verificato quale fosse lo stato dell’arte del procedimento autorizzatorio dei lavori di rifunzionalizzazione della struttura. A seguito della determina dirigenziale del Settore Sport, con cui il Comune di Foggia ha assegnato all’Asd 'Rovelli', ai sensi dell’art. 36, comma 2, lettera a) del Codice degli Appalti, l'associazione ha iniziato i lavori di recinzione senza le dovute autorizzazioni rilasciate dagli uffici competenti, così come prevedeva la stessa determina dirigenziale".

Cangelli aggiunge: "Durante questa fase endoprocedimentale, il Servizio Sport ha sospeso il procedimento amministrativo in attesa della conclusione della predetta attività istruttoria. Preso atto dello stato del procedimento in questione, ho ritenuto opportuno convocare, d’intesa con il sindaco, il rappresentante legale dell’associazione affinché valutasse una rivisitazione del progetto tecnico, che prevedesse in ogni caso l'eliminazione della recinzione".

Il rappresentante legale ha accolto l'invito dell'Amministrazione "dichiarandosi disponibile a rivedere il progetto. Pertanto, in considerazione della sospensione dei lavori e della richiesta della rimozione della recinzione, si è reso disponibile in tempi brevi a ripresentare un nuovo progetto meno impattante, utilizzando la stessa formula adottata per le altre strutture sportive che sono state assegnate in concessione ad altre associazioni sportive cittadine, con il vantaggio di rendere funzionanti questi impianti che i governi cittadini di centrosinistra avevano lasciato al degrado totale, senza che l'Amministrazione si carichi degli oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria”. 

“È abusiva la recinzione della struttura sportiva che si vuole realizzare a Parco San Felice. Ora lo dice anche l'assessore Cangelli, d'accordo con il sindaco Landella, costretto a chiederne la rimozione all'associazione che l'ha installata senza alcuna autorizzazione. Proprio ciò che i consiglieri comunali del Partito Democratico avevano scritto nero su bianco nell'atto di diffida a bloccare i lavori", è il commento dei consiglieri comunali del Pd Dell'Aquila, Azzarone, De Vito, Norillo e Palmieri. 

Per i consiglieri, però, la richiesta di rimozione della recinzione e di revisione del progetto non sono sufficienti: "Tanto l'assessore che il sindaco devono capire che l'intera procedura di assegnazione è illegittima, che nessun lavoro può essere effettuato sulla base di quel procedimento, che bisogna annullare tutto e ripartire. Ora che la protesta dei cittadini e l'attività istituzionale del PD hanno fatto esplodere il caso, Cangelli e Landella stanno maldestramente cercando di tenere fede alla promessa formalizzata appena 4 giorni prima del voto di maggio 2019. Un tentativo destinato a fallire, perché la nostra attività di controllo e denuncia proseguirà fino a quando l'intera procedura non sarà invalidata".

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